DOCUMENTO DELL'ASSEMBLEA AREA B

Roma -

L’assemblea nazionale dei lavoratori dell’area B, riunitasi a Piazzale Pastore il giorno 24 novembre 2006, che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori provenienti da tutto il territorio nazionale

 

PRESO ATTO

·        che nell’area B è collocato personale precario ormai da anni;

·        che il problema del mansionismo  riguarda la totalità  dei lavoratori dell’area B a prescindere dal titolo di studio posseduto, dalla tipologia del rapporto di lavoro in essere e dalla modalità d’accesso all’Istituto,  in quanto le  funzioni riferite a questa area non trovano collocazione all’interno dell’organizzazione per processi;

·        che la collocazione nell’area B impedisce l’accesso a profili professionali diversi da quello amministrativo, tutti collocati in area C;

·        che contro la divaricazione tra mansioni svolte e stipendio percepito diverse sedi hanno attivato  il cosiddetto “blocco delle mansioni”, costringendo l’Amministrazione a prendere coscienza dell’entità del fenomeno e della mancanza attuale di prospettive per il lavoratori di questa area;

·        che l’intervento del Direttore Regionale per la Lombardia costituisce un chiaro segnale di tale presa di coscienza,  ma non può rimanere un momento isolato  e deve trovare condivisione su tutto il territorio nazionale;

·        che  il mansionismo non riguarda esclusivamente i lavoratori dell’area B, ma coinvolge anche altre categorie di lavoratori  tra cui quelli dell’area A.

 

 

CONSIDERATO  CHE

·        il concorso rappresenta solo una risposta parziale all’obiettivo dell’area unica, pur consentendo di superare l’attuale ostacolo previsto dalla Legge Finanziaria attraverso lo svuotamento dei posti necessari alla stabilizzazione dei CFL.

 

ESAMINATA ED APPROVATA

la piattaforma per l’area B proposta dalla RdB  che prevede:

·        l’azzeramento del fabbisogno dell’Area B, che deve rimanere in forma residuale solo per l’inquadramento degli attuali A1, con il conseguente aumento del fabbisogno di C1;

·        l’impegno dell’Amministrazione a sostenere  in sede di revisione dell’ordinamento professionale l’area unica, reale soluzione ai problemi organizzativi dell’Ente;

·        l’individuazione  di diverse modalità di distribuzione del fondo del salario accessorio che sani le sacche di mansionismo ancora esistenti;

·        la parametrazione unica dell’incentivo come avviene all’Inps già da molti anni;

·        la revisione del Contratto Integrativo di Ente in merito ai tempi di validità delle graduatorie.

 

L’ASSEMBLEA IMPEGNA LA RDB

·        ad utilizzare ogni strumento finalizzato alla stabilizzazione  del personale precario dell’area B;

·        a mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione idonee al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla piattaforma stessa, nell’ottica di arrivare ad una diversa configurazione dell’attuale ordinamento professionale, strettamente rispondente alla realtà organizzativa dell’Istituto.

 

 

Il presente documento è stato votato all’unanimità alla fine dell’assemblea.

 

Roma, 24 novembre 2006