TRF DENUNCIA DELLA CUB LAZIO
TFR: AZIENDE IN RITARDO SULLA DISTRIBUZIONE DEI MODULI PER LA SCELTA
Grave anche l’assenza dai media di voci critiche contro lo scippo del tfr
LA CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE DEL LASIO intende denunciare che, per quanto di propria conoscenza, in moltissime aziende non sono ancora stati distribuiti alle lavoratrici ed ai lavoratori i moduli TFR1-TFR2 necessari per esprimere la propria volontà in merito all’assegnazione del proprio TFR.
Ciò è tanto più grave in presenza della nuova normativa sul TFR del settore privato che, in barba al più elementare buon senso ed equità, prevede che il salario differito dei lavoratori possa essere destinato ai fondi pensionistici integrativi anche in assenza dell’esplicito consenso dei soggetti interessati.
Al contempo, in tutti questi mesi, è stato pressoché impossibile far udire qualunque voce contraria a questo tentativo di esproprio forzato ed in generale verso tutta l’operazione attuata col Dlgs.252/2005, che toglie ulteriore salario a lavoratrici e lavoratori, soprattutto a quelli più giovani, e non risolve affatto il loro problema pensionistico.
E’ ben vero che più di 14 miliardi di euro l’anno - tanto, arrotondato per difetto, è il monte annuo del TFR del settore privato - costituiscono un fortissimo deterrente nei confronti di qualsiasi tentativo di obiezione. E’ però grave constatare che in nessun organo d’informazione di massa sia stato possibile esprimere, anche solo fugacemente, un parere avverso. E’ grave per gli interessi dei lavoratori, ma anche per il complessivo stato di salute della nostra democrazia.
Roma, 17 maggio 2007