Rinvio TFR al 2008: decisione non negativa per i lavoratori
Continuare nell'iniziativa per il definitivo affossamento dello scippo del TFR e per il rilancio della previdenza pubblica
Secondo la legge delega approvata giovedì 24-11-05 dal consiglio dei ministri lo scippo del Tfr viene rinviato al 2008 e al 2009 per le aziende sotto i 20 dipendenti. Pertanto dal 1-1 al 30-6 2008 decorreranno i 6 mesi nei quali sarà operativo il silenzio assenso, ossia il periodo nel quale i lavoratori potranno esprimere la propria contrarietà allo scippo, chi non esprimerà la contrarietà si vedrà scippare automaticamente il tfr a favore dei fondi chiusi gestiti da cgil-cisl-uil e padroni. Per le aziende sotto ì 20 dipendenti i 6 mesi decorreranno dal 1 gennaio 2009.
Cub ritiene che le cause che hanno provocato la decisione del rinvio siano diverse, da un lato ha sicuramente pesato la forte ostilità esistente tra i lavoratori allo scippo del tfr , la riuscita dello sciopero generale e della manifestazione indetta dalla Cub e da altre organizzazioni sindacali di base il 21 ottobre scorso e l’esigenza da parte del governo di evitare che l’opposizione allo scippo del tfr potesse condizionare l’esito della campagna elettorale, dall’altro lato ha pesato lo scontro tra quanti vogliono mettere le mani sul malloppo del tfr (Fondi chiusi gestiti da cgil-cisl-uil e padroni, Fondi aperti gestiti dalle banche e assicurazioni, le polizze assicurative).
Il rinvio se non è il ritiro del provvedimento richiesto da sempre dalla Cub è sicuramente una decisione non negativa per i lavoratori che rischiavano di vedersi mettere, nei prossimi mesi, le mani in tasca con lo scippo del tfr.
Cub continuerà nella propria iniziativa di mobilitazione perché sia definitivamente accantonato lo scippo del tfr e per il rilancio della previdenza pubblica.
L’iniziativa si concretizzerà in tutti i luoghi di lavoro a partire dai prossimi giorni anche alla luce del fatto che il pericolo dello scippo del tfr e dell’ ulteriore ridimensionamento del previdenza pubblica è ancora forte visto che cgil-cisl- hanno chiamato i lavoratori a scioperare contro il rinvio deciso dal governo e che quasi tutti gli esponenti dell’unione si sono espressi ha favore dei fondi pensione e dello scippo del tfr.