PASSAGGI TRA LE AREE ED ALL'INTERNO
PASSAGGI TRA LE AREE ED ALL’INTERNO
Questa mattina si svolgerà tra OO.SS. ed Amministrazione l’incontro per verificare l’attualità dell’accordo del 17.12.2009, concernente i passaggi tra le aree ed all’interno delle aree, accordo siglato anche dalla RdB. Effettuato da parte dell’Amministrazione il taglio degli organici imposto dalla legge, è necessario verificare oggi quanto quell’accordo sia ancora attuale, non solo per quanto riguarda la consistenza numerica dei posti da mettere a concorso per i passaggi da un’area all’altra, che saranno inevitabilmente ridotti per effetto dei tagli, ma anche per verificare l’attualità delle modalità concorsuali e la congruità delle percentuali previste per i passaggi all’interno delle aree. Con l’accordo infatti è stata definita una scansione temporale dei passaggi all’interno delle aree così modulata: 15 % del personale nell’anno 2010 e 30% nel 2011. Se questa previsione poteva essere “accettabile” alla fine del 2009, quando è stato siglato l’accordo, riteniamo che oggi vada fatto qualsiasi sforzo per cercare di aumentare al massimo la percentuale di passaggi all’interno delle aree, prevedendo una distribuzione del fondo 2010 mirata al raggiungimento di questo risultato, la solidarietà tra fondi e la verifica puntuale delle voci a carico del fondo delle aree. Perché sono i lavoratori, e non l’Amministrazione, a dover pagare le indennità previste per le posizioni fisse?
Gli interventi legislativi del Governo hanno radicalmente modificato in peggio, inutile dirlo, le condizioni di vita dei lavoratori pubblici, a partire dal blocco del rinnovo dei contratti fino al 2013, proseguendo con la previsione del congelamento al 2010 delle somme complessive annualmente destinate al trattamento accessorio del personale. Nonostante tale ultima disposizione necessiti ancora di una completa chiarezza interpretativa, ricordiamo però che il comma 21 dell’art. 9 della legge 122/2010 prevede che “le progressioni di carriera comunque denominate ed i passaggi tra le aree eventualmente disposte negli anni 2011 2012e 2013 hanno effetto, per i predetti anni ai fini esclusivamente giuridici”. In questo quadro è evidente che è necessario tentare di cercare delle possibili soluzioni attraverso la contrattazione integrativa di Ente, partendo da una distribuzione delle risorse del fondo che possa dare il maggior numero di risposte al personale. Compito sicuramente non facile visto l’ennesimo taglio del 10% previsto dalla legge 133, ma è un tentativo che va percorso obbligatoriamente, cercando soluzioni che, seppur parziali, riguardino il maggior numero possibile di lavoratori. Per fare questo è necessario aprire una riflessione anche sulle modalità concorsuali previste dal CIE. Non siamo nella condizione di perdere ulteriore tempo e quindi ogni ostacolo che si frapponga ad una rapida definizione e conclusione delle procedure concorsuali va rimosso senza farsi prendere da troppi dubbi.
Pretendiamo dall’Amministrazione la massima garanzia sulla fattibilità delle procedure tra le aree; al di là delle necessarie autorizzazioni che purtroppo devono arrivare dalla Funzione Pubblica essendo questi concorsi equiparati alle procedure concorsuali esterne. Non ci interessa bandire demagogicamente le procedure, ci interessa che vadano a buon fine.
Soprattutto va rimosso un atteggiamento che qualche volta al tavolo ci ha impedito di trovare soluzioni comuni a favore del personale: interesse di tutti in questa fase è quello di cercare, pur nell’estrema difficoltà, di portare a casa risultati concreti a favore del personale e non quello di arroccarsi su posizioni che spesso appaiono solo pregiudiziali nei confronti di questa o di quella sigla.
Roma, 20 settembre 2010
RdB USB
Coordinamento Nazionale INAIL