MODELLO ORGANIZZATIVO… work in progress
Venerdì u.s. si è tenuto l’ultimo incontro di delegazione sul modello organizzativo 2013, entro la fine del mese di luglio l’Amministrazione delibererà il regolamento di organizzazione per il successivo inoltro ai Ministeri competenti.
Quella che all’inizio dei lavori si era prospettata come una trattativa si è rivelata, come era prevedibile, in una mera informativa.
Infatti, come già precedentemente detto, nessuna delle proposte emerse al tavolo è stata accolta, ed infatti l’ultimo incontro ricalcava il primo.
Sono riemerse le problematiche già poste al tavolo e non risolte dei colleghi della ricerca, che non si sentono rappresentati nel nuovo modello, che avrebbe potuto al contrario essere un utile strumento per affrontare quella che è ormai l’annosa questione dell’integrazione.
Le Sedi da declassare da A a B sono rimaste le stesse ad eccezione della rivalutazione rispetto al declassamento della Sede di Macerata, infatti da rilievi fatti dalla D.R. per le Marche il COT di Fermo sembrerebbe più legato al territorio di Macerata piuttosto che a quello di Ascoli Piceno dal quale però dipendeva…
Cosi adesso l’agitazione dei colleghi si sposterà da Macerata ad Ascoli. Bel risultato!
Altra modifica è che le Direzioni Regionali potranno, con l’autorizzazione del Direttore Generale, mantenere i due uffici precedentemente previsti per la POC e le Attività strumentali per permettere la graduale riduzione al solo Ufficio attività di supporto non essendo ancora concluso il processo di accentramento dell’attività strumentale.
La parte più “pesante” ossia la discussione sul declassamento delle Sedi da B a C e la chiusura dei COT è stata rinviata a settembre.
La USB P.I. ha ribadito la posizione già precedentemente espressa sottolineando che, come al solito, è stata privilegiata la Direzione Generale a scapito del territorio. Ne è un esempio tangibile il recente trasferimento di circa 200 lavoratori provenienti da ISPESL e IPSEMA nello stabile di P.le Pastore a scapito delle strutture anche limitrofe (v. ad esempio Roma Laurentino) contrariamente al resto del territorio dove si declassano e si chiudono Sedi, riducendo di fatto anche il fabbisogno di personale.
Il Direttore Generale ha affermato che dobbiamo considerare questo modello un “work in progress”, che modifiche si potranno apportare in corso d’opera ma se la metodica è quella dell’informativa…
Roma, 22 luglio 2013
USB P.I.- Coord. Naz. INAIL