dalla regione PUGLIA: comunicato reg.le sulla valutazione

Bari -

                       INTORNO ALLA VALUTAZIONE INDIVIDUALE


Nelle scorse settimane colleghi, dirigenti, organizzazioni sindacali, componenti RSU, hanno avuto un bel da fare nel confrontarsi con i risultati delle valutazioni individuali, messe in campo con ostinazione dall’Amministrazione e da alcuni sindacati.

Da varie Assemblee (quella intersindacale di Bari, quella di Lecce e quella di Foggia) a cui abbiamo partecipato e dato il nostro contributo è emerso con estrema chiarezza che il personale, in stragrande maggioranza, ritiene sbagliato il sistema così per come è stato concepito e realizzato.

Come in altre parti d’Italia anche i colleghi della Puglia hanno raccolto le firme per respingere questo sistema che ha dimostrato (ma ce n’era veramente ancora bisogno?) di servire ad altro che non alla premiazione del merito ed al miglioramento dell’azione amministrativa del nostro Istituto. Anzi, possiamo affermare senza tema di smentita che il clima aziendale, già pessimo per le mille ragioni che qui non riportiamo, è diventato insostenibile.

Abbiamo assistito, tra l’altro, ad una totale mancanza di coerenza nelle valutazioni tra un dirigente ed un altro, all’interno degli stessi uffici, all’interno delle varie aree e così via...

Vorremmo ricordare cosa è scritto sul portale Inail in merito al “Piano della
Performance 2012” al capitolo su “La valutazione della performance
individuale” (questo è il link:

www.inail.it/Portale...)..."Tale

valutazione potrà altresì determinare l'inserimento del personale nelle fasce di merito individuale di cui all'art. 19 del D.Lgs. n.150/2009 valevoli ai fini delle progressioni economiche e di carriera del personale e della
ripartizione delle eventuali risorse aggiuntive di cui al cd. "dividendo dell'efficienza" ex D.lgs. n. 141/2011”.

I Lavoratori non possono accettare una valutazione completamente arbitraria,
disomogenea e scriteriata, che potrà avere ripercussioni sul proprio futuro!

Dai territori della Puglia emergono alcune chicche.

IL CASO DEGLI INFERMIERI DI LECCE E MAGLIE che sono stati valutati sulla base di consulenze di soggetti diversi da quelli previsti dalla procedura e dall’accordo! Con il risultato che coloro che hanno avanzato domanda di riesame eccependo la nullità della propria valutazione si sono visti rispondere che nonostante sulla scheda risulti un consulente interno diverso da quello previsto, quest’ultimo comunque “ha espresso le sue considerazioni verbali al proponente e sono state tradotte in una valutazione concordata ...”. Forse che le considerazioni verbali hanno assunto improvvisamente valore giuridico? Ed è possibile difendersi nel merito se nemmeno si conosce chi ci ha valutato?
Ma forse la trasparenza, l’oggettività, il rispetto della forma vale solo per i valutati e non anche per chi valuta. In sede di revisione la nostra organizzazione è in campo per difendere le ragioni dei nostri colleghi. Oggi abbiamo saputo che le schede di valutazione di questi colleghi verranno annullate e rifatte ex-novo!!!! Allora ci chiediamo: ma se non avessimo sollevato un polverone attorno a questa vicenda assurda, sarebbe rimasto tutto così com’era? Cioè nell’illegalità più assoluta?

A FOGGIA, invece, il dirigente ha pensato di riconoscere il 110 (dal 28 al 35) solamente ai colleghi dell’area “C” salvo pochissime eccezioni. I B3, dovranno accontentarsi del flag con cui si riconoscono “le prestazioni rese nell’ottica della correlazione con le attività svolte dal personale appartenente all’area immediatamente superiore a quella di appartenenza” (tradotto: che svolgono mansioni superiori!). Ad una richiesta di chiarimenti da parte della scrivente, circa una riorganizzazione in atto che punterebbe ad addossare eccessivi carichi di lavoro al personale dell’area “B” senza riuscire a comprendere quale sia il confine tra le aree “B” e “C”, il dirigente replica che: “il personale delle aree A, B e C nella sede di Foggia svolge esclusivamente le mansioni
ascrivibili alla declaratoria dell’area di appartenenza, come peraltro può
tranquillamente evincersi ad una piana lettura delle declaratorie delle mansioni
contenute nei vigenti CCNL comparto EPNE e CCNI di ente Inail cui si rimanda”. Il personale di Foggia saprà cogliere la corrispondenza del modello teorico così descritto dal dirigente con quello pratico con cui si confronta tutti i giorni.

Ai tanti colleghi “fessi” che con il loro impegno consentono all’INAIL (leggasi “ai
Dirigenti”) il raggiungimento degli obiettivi, ricordiamo che forse è giunto il momento di ristabilire certi equilibri. Da parte nostra cominceremo a non firmare, respingendo al mittente il verbale di “presa d’atto” con cui i sindacati e le RSU saranno chiamati a SUBIRE con atto unilaterale dell’Amministrazione queste scelleratezze.
I COLLEGHI DI BARI E DELLA DR hanno espresso, davvero in tanti, moltissime perplessità per lo più legate alla mancanza di trasparenza e di criteri oggettivi. Il tutto aggravato dalla “segretezza” delle votazioni, che non può che alimentare un clima di vera e propria sfiducia, per non dire di peggio, verso la dirigenza.
Purtroppo questa dirigenza, spiace dirlo, ancora una volta ha deluso LE LEGITTIME ASPETTATIVE DEI LAVORATORI, facendosi mera esecutrice delle direttive imposte dall’alto, peraltro tanto vistosamente fuori dai confini del buon senso e del diritto amministrativo che meriterebbero viva attenzione da parte dei giudici, anche di quelli contabili!

Bari, 14 maggio 2012

                                 p. il Coordinamento Regionale USB P.I. Puglia
                                                            Luca Puglisi