ASSEMBLEA DEL PARASTATO DELL'AREA B
SENZA PIU' PAROLE
CHI CORRE, CHI RICORRE, CHI RICORRE MA CONCORRE, CHI…
……va avanti per la sua strada, con la sicurezza di aver individuato un obiettivo condiviso, con la certezza di volerlo perseguire, con la perseveranza di chi vuole comunque arrivare sino in fondo: la RdB ha posto il problema dell’Area B, di tutta l’Area B e continua a porlo in questi termini. L’area B è un’area caratterizzata da una forte presenza di mansionismo. Lo sanno tutti, lo sanno benissimo i direttori di sede, lo sanno, meno bene ma lo sanno, i Dirigenti Generali, lo sanno anche gli esperti di organizzazione che ci chiedono di spiegargli bene cosa intendiamo per mansionismo, quando loro non sanno spiegare a noi a cosa è dovuta la differenza retributiva. Appropriazione indebita del lavoro di molti, non c’è altro da dire. Un mansionismo storico, “congenito”. Entri nell’area B, e svolgi le mansioni superiori, a prescindere se sei laureato, diplomato, con la terza media, a prescindere se sei indeterminato o precario, a prescindere se provieni dalla mobilità, se ci sei arrivato, magari a fatica, o se sei entrato direttamente lì. A prescindere, questo è il dato di fatto. L’unica differenza è il tempo, perché c’è qualcuno che le mansioni le fa da più tempo, perché ha la disgrazia di essere più anziano e quindi è entrato prima e chi le fa da meno tempo perché ha la fortuna di essere più giovane. Questione di tempi, quindi. Questione di anzianità. Le differenze tra i tanti assumono gli aspetti di sfumature individuali che qualcuno ha tentato di misurare con quella schifezza di sistema di valutazione che aveva la pretesa di capire attraverso test anche sul grado di sudore delle tue mani quanto eri bravo a liquidare una pratica d’infortunio. Sfumature individuali che niente hanno a che vedere con il titolo di studio, altrimenti non si riesce a capire per quale motivo durante la nostra breve o lunga esperienza lavorativa troppo spesso ci siamo imbattuti in dirigenti incapaci, seppur laureati, o viceversa, in colleghi veramente bravi, pur con un “misero” diploma.
Certo è curioso verificare come, passata da un pezzo la soglia del terzo millennio, la laurea sia ancora ammantata da un’aurea di sacralità, quasi fossimo agli inizi dell’ Ottocento: il farmacista, il dottore, l’avvocato… il laureato dell’area B del Parastato…
E non è curioso, ma piuttosto deprimente, verificare come nel tempo i valori, i punti di riferimento, trasversalmente, senza differenza tra destra e sinistra, siano radicalmente cambiati. Ai nostri tempi, dicevano i nonni, i ricorsi si facevano contro l’Amministrazione ma non contro i colleghi. Contro i colleghi, mai! Magari ci si “inquietava”, tanto, e tante volte è successo, ma si restava uniti per conquistare qualcosa per tutti, contro l’Amministrazione. E allora, anche se laureato, non facevi ricorso per partecipare ad una selezione destinata ai non curriculati, pensando che magari per loro poteva essere l’ultimo treno e per te presto sarebbe arrivata un’altra occasione. Ma questo succedeva ai tempi dei nostri nonni. Oggi è tutto diverso … è il nuovo che avanza, direbbe qualcuno. Basta, con l’appiattimento, l’anzianità, basta con tutto a tutti.. oggi ci vuole la meritocrazia, l’incentivo individuale, lo dice anche il memorandum…!
Ma qual è questo tutto a tutti ?
Noi della RdB il percorso lo abbiamo ben chiaro in testa, da sempre, e adesso è arrivato il momento di pretendere l’immediata apertura del tavolo del mansionismo “promesso” dall’amministrazione alla RdB in cambio della ripresa delle trattative sindacali. In quel tavolo vogliamo verificare concretamente quanto l’Amministrazione sia disposta ad impegnarsi nei confronti del problema. In quel tavolo vogliamo verificare concretamente come si ha intenzione di distribuire il fondo sul salario accessorio che appartiene a tutti i lavoratori. Perché è giunto il momento di fare delle scelte, scelte serie, anche a rischio di scontentare qualcuno a cui con troppa facilità è stato promesso troppo.
Ma è arrivato anche il momento di trasformare la battaglia dell’area B dell’Inail in una battaglia di più ampio respiro che coinvolga tutto il comparto, contro il mansionismo e per un ordinamento professionale che sia la fotografia della realtà organizzativa degli Enti. Una battaglia di Parastato quindi e non solo dell’Inail. L’apertura del tavolo della trattativa sul rinnovo del contratto si avvicina sempre di più e noi dobbiamo dare forza alla nostra proposta di area Unica che , ancora al vaglio i primi risultati parziali del questionario sulla piattaforma RdB, è largamente condivisa dai lavoratori. Non ci convince la proposta di ordinamento professionale avanzata da CGIL CISl e UIL che, per superare il problema
della riserva dei posti imposto dalla Corte Costituzionale, introduce la flessibilità massima all’interno dell’ area, dove tutti faranno tutto , ma con diverse retribuzioni. Qualcuno la chiama flessibilità organizzativa. A casa nostra, ormai tutti ci conoscono, si chiama mansionismo legalizzato. Voi avete altri nomi?
Vi invitiamo a partecipare alla nostra assemblea il giorno 8 p.v. presso la Direzione Generale dell’INPS.
Insieme ce la possiamo fare!
Coordinamento Nazionale
RdB-Cub INAIL
Mencarelli Daniela