Vigilanza Inps e Inail in mutande. Dal 2018 trasferite all'Inl le risorse per le missioni
Forzando l’interpretazione dell’art. 23 del DPCM 23 febbraio 2016, il ministro Poletti con il DM 10 ottobre 2017, pubblicato in GU lo scorso 1° dicembre, ha ordinato ad INPS e INAIL di trasferire all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) le risorse economiche destinate al trattamento di missione degli ispettori di vigilanza dei due enti.
Il citato art. 23 in verità parla di risorse strumentali, nelle quali non rientrano i fondi per le missioni o per la formazione, altro salvadanaio che il ministro Poletti si appresta a svuotare per riempire il magro forziere dell’INL.
Lo scopo neanche troppo velato è quello d’impossessarsi delle banche dati di INPS e INAIL e delle risorse economiche destinate all’attività di vigilanza. Poletti ha capito che senza fondi l’INL non può funzionare, ma invece di mettere mano al portafoglio saccheggia le casse degli enti.
USB ribadisce ancora una volta che il limite dell’azione dell’INL nei confronti di INPS e INAIL deve essere quello di coordinare l’attività di vigilanza, che resta incardinata negli enti insieme al personale. Chi pensa di far saltare il ruolo ad esaurimento per ottenere il passaggio di tutti gli ispettori nell’INL ha sbagliato i suoi conti. USB non ci sta. Il sindacato di base ha ripetutamente affermato che non si possono fare riforme a costo zero, rivendicando adeguati stanziamenti per il funzionamento dell’INL e investimenti nelle procedure informatiche.
La lotta degli ispettori di vigilanza dell’INL è pienamente giustificata, ma non deve tradursi in una guerra tra corpi ispettivi. La controparte è il governo che lesina investimenti e la burocrazia che è incapace di pretendere interventi risolutori. I lavoratori devono restare uniti, tutti dalla stessa parte, rivendicando migliori condizioni economiche e di lavoro.
Se sarà necessario USB mobiliterà nuovamente gli ispettori di vigilanza per frenare iniziative inopportune e pericolose fughe in avanti o forzature. Nel frattempo è stato chiesto un chiarimento ai vertici degli enti.
USB Pubblico Impiego INPS-INAIL