VALUTAZIONE INDIVIDUALE: TRASPARENZA E TUTELA DEL PERSONALE NON ABITANO QUI!

Roma -

 

 

Ritorniamo ancora una volta sul sistema di valutazione individuale all’interno del nostro Ente visto che si è conclusa l’applicazione di tale procedura in riferimento all’anno 2012 ed è imminente l’avvio di quella per l’anno 2013.

 

Purtroppo non possiamo che confermare, con ancora maggiore convinzione, il giudizio assolutamente negativo che avevamo espresso fin dal varo di questa procedura e ciò anche alla luce degli ulteriori peggioramenti apportati a danno del personale a seguito dell’accordo sottoscritto all’inizio del 2013 dall’Amministrazione e da CISL, UIL e FIALP-CISAL (vedi nostro comunicato del 29.4.2013).

 

La procedura di valutazione individuale è stata volutamente concepita come un sistema opaco e privo di qualsiasi modalità di coinvolgimento e confronto con il personale, dunque in assoluta difformità dai dettami di trasparenza e partecipazione ai quali dovrebbe conformarsi l’azione della Pubblica Amministrazione.

 

Già ad inizio procedura, ossia con l’invio della scheda di valutazione, vi è, a nostro avviso, la violazione del disposto dell’art. 3 della L. 241 che impone che ogni provvedimento venga motivato. La scheda infatti non riporta neanche una sintetica spiegazione dei motivi alla base della valutazione espressa. Così come non vi è traccia di spiegazione nei provvedimenti adottati a seguito delle istanze di riesame o revisione.

 

Anzi in quest’ultimo caso si producono  situazioni di tipo kafkiano quando la conferma (da parte del dirigente superiore) della valutazione già  espressa è accompagnata dall’affermazione che le osservazioni del dirigente (inferiore) sono puntuali e coerenti. Peccato che l’interessato sia completamente all’oscuro di tali osservazioni in quanto non gli sono mai state comunicate, anche quando le abbia espressamente richieste.

 

Va aggiunto che con l’accordo peggiorativo del 2013, nel caso venga presentata un’istanza di revisione a seguito di votazione positiva (basta essere “sufficienti”) l’Amministrazione decide sull’istanza senza nemmeno più sentire le OO.SS..

Insomma CISL, UIL e FIALP-CISAL hanno sottoscritto la rinuncia anche a questa “minimalissima” tutela dei lavoratori!

 

E’ dunque evidente come il sistema di valutazione individuale non costituisca per il personale un’occasione per capire come potrebbe migliorare il proprio operato. Questo non interessa minimamente: ciò che conta è mostrare all’esterno che all’INAIL si danno le pagelline ai dipendenti.

 

Nonostante che i vertici dell’Istituto abbiano partecipato il 28 novembre 2013, giornata della trasparenza, ad un dibattito su questo tema – dibattito  durante il quale sono state fatte affermazioni del tipo: la trasparenza è nel DNA dell’INAIL -  questo rimane un nodo del

 

 

tutto irrisolto per quanto riguarda il sistema di valutazione individuale.

 

Lo dimostra il fatto che anche quest’anno alcuni dipendenti sono dovuti ricorrere alla Commissione nazionale per l’accesso per conoscere le valutazioni dei colleghi. E la Commissione nel dare ragione ai ricorrenti ha evidenziato come la verifica della correttezza delle valutazioni ricevute può avvenire solo attraverso la conoscenza di dati numerici sottostanti il giudizio finale sintetico.

 

Dunque non basta discutere di trasparenza ma bisogna poi realizzarla anche          quando   riguarda le lavoratrici e i lavoratori dell'Ente.

 

Infine ci sembra una palese contraddizione il fatto che i dirigenti che hanno espresso nei confronti di un certo numero di dipendenti valutazioni assai severe, ricevano un giudizio elevato. Se non sono stati in grado di “motivare” il personale , di creare una situazione di benessere organizzativo, come possono ricevere un apprezzamento elevato?

 

Alla luce di quanto detto, e  considerato che pure il precedente Consiglio di Indirizzo e Vigilanza nella seduta del 30.4.2013 aveva definito il sistema di valutazione individuale “strutturalmente e metodologicamente inadeguato, se non ostativo, rispetto ai bisogni del processo di riorganizzazione”, USB INAIL  ne chiede il totale azzeramento.

 

 

Roma,18.12.2013                                                                                                                                                     

 

 

USB P.I.

Coord. Naz. INAIL