TOSCANA: INCONTRO NUOVO DIRETTORE REGIONALE

Firenze -

Ieri 08.07.2015 c’è stato il primo incontro di presentazione tra il Nuovo Direttore Regionale Toscana Dott. Asaro e le OO.SS. regionali della Toscana.

Il Direttore Regionale nel rimarcare il periodo complesso che l’Ente sta vivendo in questo periodo di profondi cambiamenti, nei quali l’INAIL nonostante la riduzione del personale e il moltiplicarsi degli impegni, conti nua ad avere standard produttivi soddisfacenti, ha manifestato la disponibilità ad un confronto con le OO:SS. Regionali, pur nei limiti della riduzione avuta, con le modifiche legislative, delle materie oggetto di contrattazione con le OO.SS.. Ha esposto la sua volontà di non prestarsi ad “inciuci” riguardo assegnazioni di ruoli ed incarichi difendendo le sue prerogative di Direttore Regionale.

Prendiamo atto di tali affermazioni ma, giudicheremo sui fatti e non sulle parole del “primo giorno di scuola”. Anche perché da parte nostra non abbiamo mai effettuato e né mai effettueremo “segnalazioni e/o raccomandazioni” riguardo incarichi dirigenziali, posizioni fisse, posizioni organizzative o personale da premiare in senso “elevato” etc. etc. Non rientra nel nostro DNA. Ciò non significa il nostro disinteresse alla materia, ovvero che i ruoli siano affidati sulla base del proprio curriculum e/o competenza e non ispirati al senso di appartenenza con una sorta di manuale “Cencelli” di basso profilo politico.

Nel corso dell’incontro sono state ovviamente solo elencate le problematiche in campo, legate anche all’ultimo nuovo modello organizzativo, particolarmente penalizzante per la Regione Toscana, che ha visto il declassamento di numerose sedi, con notevoli conseguenze sugli aumenti dei carichi di lavoro accompagnate da una riduzione delle posizioni organizzative. Problematiche che interessano tutti i profili professionali, dal ruolo del sempre più ridotto personale informatico, all’insufficienza visti gli obiettivi dell’Ente del personale socio educativo, alle carenze e ai compiti del personale medico e dei professionisti compreso il ruolo ancora non perfettamente integrato dell’ex personale ISPELS, facendo un breve cenno al progetto delle riduzione degli spazi nelle sedi., che per la sede di Firenze è già in stato avanzato ma, i progetti di “restringimento” procedono per ogni singola unità,

Da parte nostra come USB, abbiamo ribadito che i modelli organizzativi che si sono succeduti nel tempo, sono stati concepiti più nell’ottica della riduzione dei costi, la cosiddetta spending review, che per soddisfare le reali esigenze dell’Ente. Periodi caratterizzati da un blocco dei contratti da oltre sei anni e che una discutibile recente sentenza della corte costituzionale, ha ritenuto illegittimo solo per il fututo, con un dispositivo del tomo “scurdammece o’ passato simme pubblici paisà…”

Nell’occasione abbiamo nuovamente denunciato le storture e la poca trasparenza del sistema di valutazione di apporto partecipativo individuale, amplificate da una Dirigenza incapace di gestire lo strumento messo a disposizione, con l’abilità di esaltarne i lati peggiori, minando pesantemente il clima lavorativo e il cosiddetto “benessere organizzativo”.

Registriamo nell’incontro un’unica nota stonata, nel sentire il rappresentante della CISL regionale, che discorrendo sulle necessità della Sede di Firenze di essere supportata per il maggior carico di lavoro afferente, dichiarare che…mentre a Firenze non c’è un attimo di pausa, ci sono sedi in Toscana che alle 13,00 hanno finito di lavorare?!?! Siamo sicuri che l’eccesso di enfasi per la tutela del personale della sede di Firenze e forse il caldo torrido di questi giorni, abbia distorto il reale pensiero del delegato. Pensiamo che nessuno possa realmente pensare, pur condividendo il maggior carico di lavoro che grava sulla sede di Firenze, che in qualche sede della Toscana, ci si possa permettere di girare i pollici sulla scrivania dalle 13.00 in poi. Anzi sempre più nelle sedi e dalla periferia, si vive il senso di frustrazione e di distacco con un centro (inteso sia in senso nazionale che regionale) che sollecita dati e informazioni e standard produttivi sempre più sfidanti. Dati e informazioni che per altro sono già in loro possesso, con dialoghi che assomigliano a quelli tra terrestri e i marziani, e gli alieni non è il personale della periferia.

Oggi è sempre più importante nonostante i restringimenti degli spazi sindacali, lottare per la riconquista di questi spazi, senza rassegnarsi al peggioramento delle condizioni lavorative. E nemmeno ci deve consolare che altri lavoratori, grazie anche alle recenti riforme del lavoro vivono una condizione peggiore della nostra. Si è sempre lottato per il miglioramento delle condizioni di lavoro e l’obiettivo è che l’uguaglianza si ottiene migliorando le condizioni di chi sta peggio e non peggiorando le condizioni di chi sta meglio. I momenti sono difficili ma, la storia ci insegna che i sacrifici gravano sempre su chi li ha sempre fatti. I lavoratori pubblici ormai non vivono alcuna condizione privilegiata se mai ne hanno avuta una in passato. Come pubblici dovremmo essere sempre orgogliosi del nostro ruolo ma allo stesso tempo avere la forza e la dignità di rivendicare i nostri diritti, per la tutela nostra e la tutela di tutti i lavoratori in generale

LOTTA CON NOI, LOTTA PER TE!

Firenze 9 luglio 2015

USB P.I. – COORDINAMENTO REGIONALE TOSCANA INAIL