Ruolo e funzioni del servizio sociale Inail. Le/gli assistenti sociali verso l'assemblea nazionale
Negli ultimi anni l’Inail ha assunto funzioni sempre più complesse dal punto di vista della tutela globale integrata. Recentemente gruppi di Assistenti sociali di tutte le Regioni hanno fatto pervenire alle OO.SS. una richiesta di intervento condivisa, dovuta allo scollamento tra ciò che viene dichiarato nella mission istituzionale e ciò che realmente si riesce ad attuare come mission professionale alla luce del prevalere di un approccio burocratico amministrativo.
Il Regolamento per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità di luglio 2016, chiarisce e disciplina gli interventi da attuare ai sensi della legge n. 190 del 2014. Tra i soggetti che svolgono un ruolo attivo e determinante, quest’ultimo individua l’equipe multidisciplinare di I livello che elabora il progetto, le Direzioni Regionali che assicurano l’attuazione delle disposizioni per il tramite dell’equipe multidisciplinare di II livello e la Direzione Centrale Prestazioni Socio-Sanitarie con compiti di indirizzo e coordinamento.
Tale Regolamento, insieme a quello riguardante l’erogazione dei dispositivi tecnici agli invalidi del lavoro e gli interventi per il reinserimento nella vita di relazione (Det.pres. n. 261/2011), lascia intendere un’organizzazione funzionale rispettosa dei diversi ambiti professionali.
Tuttavia la realtà operativa non corrisponde a tale intendimento, a partire dal ruolo e funzioni delle/gli Assistenti Sociali, ai quali dovrebbe essere riconosciuta la specificità professionale nella presa in carico degli infortunati, dei tecnopatici, dei familiari caregivers e superstiti, anche sinergia con gli altri enti e gli organismi del territorio.
L’USB ha colto l’invito promuovendo una serie di incontri con le proprie iscritte. Dalla discussione sono emerse richieste ed esigenze riguardanti: il pieno riconoscimento del ruolo e dell’autonomia tecnico-professionale, la necessità di maggiore adesione tra attività istituzionale e mandato deontologico in linea con quanto definito dall’Ordine professionale, il bisogno di reclutamento di nuovi assistenti sociali alla luce delle carenze e dei carichi di lavoro e infine l’urgenza di un Regolamento del servizio sociale interno all’Ente, che oltre a uniformare l’attività professionale interna, miri a definire anche un migliore assetto organizzativo. Si è discusso, inoltre, dell’esigenza di una diversa qualificazione della figura, secondo la denominazione di Funzionario Assistente sociale in sostituzione dell’attuale “Funzionario Socio educativo” vigente nell’odierno ordinamento professionale.
La USB INAIL ha raccolto e condiviso tali istanze e, anche in previsione della modifica del vigente Ordinamento Professionale, discussione avviata all’ARAN in queste ultime settimane, sta organizzando per l’inizio del prossimo anno un’Assemblea Nazionale per rilanciare il ruolo e le funzioni delle/gli Assistenti sociali. Pertanto invitiamo sin d’ora tutt* le/i lavoratrici/ori interessati* ad accogliere l’invito della USB, che estenderemo anche ad altri soggetti istituzionali, compresi i vertici dell’Istituto e i rappresentanti della categoria professionale. Un necessario momento di analisi e confronto sulle mutazioni avvenute nel corso degli anni a livello di legislazione dei servizi sociali e del servizio sociale professionale; basti pensare alle Circolari Inail ancora ferme agli anni ’70.
L’intenzione è quella di restituire ruolo, funzione e dignità ad una figura professionale sempre più “mortificata” dalla mera attività burocratica cui spesso è ricondotta all’interno dell’Ente, senza mezzi e strumenti per esplicitare al meglio la delicata funzione di tutela globale dei diritti dell’utente che le è stata assegnata dalla normativa di settore; una professione, oggi più che mai, indispensabile alla “nuova” mission dell’Istituto, che con il nuovo modello organizzativo ha delineato la tutela generale del lavoratore rivolta al completo reinserimento sociale e lavorativo.
USB P.I. INAIL