RIMANDATI A SETTEMBRE

Roma -

RIMANDATI A SETTEMBRE

                  

            Gli incontri tecnici che si sono tenuti prima della pausa estiva sia relativi al nuovo modello sanitario che alla  rideterminazione degli organici non hanno portato ad alcuna decisione e la discussione è stata rinviata a settembre.                                                                                     

                   La riunione del 30 luglio sul nuovo modello sanitario non ha portato novità ed in pratica la discussione è stata rimandata all’11 settembre p.v., proprio perché è illogico parlare di “nuovi modelli” senza metterli in stretta connessione con i nuovi organici, così come avevamo sostenuto nell’incontro del 20 luglio u.s..

                   Per quanto riguarda invece l’incontro del 20 luglio sulla rideterminazione degli organici si era fissato il nuovo incontro per il 12 settembre.

                   Nel documento presentatoci  non c’era l’elenco delle sedi che l’Amministrazione avrebbe intenzione di chiudere, che era però presente nella documentazione che la stessa Amministrazione ha poi inviato dalle Direzioni Regionali.

                   Inutile dire che se l’Amministrazione aveva intenzione di tenere questo elenco “nascosto” non ci è riuscita perché lo stesso ha fatto il giro della penisola ed è ritornato a Roma, accompagnato dalle note dei colleghi allarmati per la chiusura delle proprie Sedi, quando non è finito direttamente sui quotidiani.

Se l'Amministrazione produce documenti di lavoro o proposte, esse debbono essere presentate integralmente nelle sedi competenti, evitando inutili e tendenziose fughe in avanti, con situazioni da “fatto compiuto”.

Rimarchiamo, ancora una volta, che la USB P.I. è da sempre contraria a tutte le politiche di riduzione di personale e presidi sul territorio, in quanto trattasi di mero smantellamento dello stato sociale, verso una possibile esternalizzazione dei servizi che sono propri e caratterizzanti la mission dell’Istituto.

Un importante regalo, di fette di pubbliche attività, ai privati, con un conseguente impoverimento dello stato sociale, anche se apparentemente mascherate da revisioni o riduzioni di spesa, perchè di fatto comunque nonostante i sacrifici che ci vengono richiesti, la spesa pubblica continua a crescere.

Non possiamo non ricordarvi che stiamo ancora parlando della prima riduzione degli organici quella voluta dalla L. 148/2011, e che a breve si dovrà affrontare la seconda riduzione quella voluta dal D.L. 95/2012 la cosiddetta “spending review”, una ulteriore riduzione del 10% del personale delle Aree e un ulteriore taglio dei Dirigenti del 20%.

Riteniamo che la protesta dei lavoratori non si possa limitare ai COT dell’elenco precedentemente citato, ma dovrebbe essere più corale visto che la situazione che si sta delineando sarà ben più grave.

Roma, 10 settembre 2012

                                                                   USB P.I.

                                                      Coord. Naz. INAIL