RIDUZIONE DELLA MALATTIA O AUMENTO DELLE FERIE?

Roma -

                                           STO MALE,  MI METTI IN FERIE?!

 

          Il 12 maggio scorso abbiamo firmato un verbale d’intesa che dà la possibilità a tutti i colleghi di usufruire fino al 31 dicembre dell’anno successivo le ferie non godute nell’anno in corso.

          Senza entrare nel merito dell’effettivo beneficio per i lavoratori sottolineiamo come ancora una volta le roboanti e demagogiche affermazioni del Ministro Brunetta sulla diminuzione delle giornate di malattia vengano poi smentite dai fatti. E lo dichiariamo anche con l’avallo di un’Amministrazione con la quale abbiamo messo nero su bianco, attestandolo e convalidandolo, che … “la modifica del regime retributivo delle assenze ha determinato l’uso delle ferie al posto delle malattia”. Quindi il regime instaurato sulle assenze per malattia non le ha sostanzialmente diminuite ma solo formalmente trasformate in assenze per ferie per non vedersi decurtata una quota consistente di salario.

          Contro il decreto 112/2008  non abbiamo lesinato i nostri interventi in nessun modo ed in nessun momento ma dopo manifestazioni, presidi, scioperi,  proteste verbali e scritte (per le quali  i nostri delegati hanno rischiato anche in prima persona), fallito l’intento di far  ragionare Brunetta, necessariamente dovevamo risolvere il problema pratico di molti colleghi  costretti ad affrontare le problematiche che il decreto ha creato nella vita dei lavoratori.

          Pensiamo come sempre che la verità non vada nascosta anzi affrontata per modificare lo stato delle cose e migliorarlo; quindi questa  battaglia non si esaurisce così! 

          Continueremo a dichiarare che le disposizioni sulla  malattia messe  in atto dal decreto sono misure non necessarie, antieconomiche e lesive del diritto dei lavoratori pubblici. e che l’opposizione a questi provvedimenti si costruisce giorno dopo giorno, respingendo i loro effetti in tutti i tavoli di negoziazione senza proclami che si rivelano solo di “facciata”.

          Considerato inoltre che le ferie sono un diritto e sono necessarie alla reintegrazione delle energie psico-fisiche del lavoratore  cosa succederà a luglio del prossimo anno quando saranno pressoché finite per altre necessità?  Il provvedimento tampone avrà esaurito il suo effetto ed i dipendenti affronteranno ogni nuovo anno lavorativo con sempre minore energia.

E cosa dire della parte economica! Dover pagare per potersi curare è la palese dimostrazione che quello che ieri era un diritto oggi è diventato un privilegio che solo alcuni possono permettersi.

          AAA…cercasi ministro con intenzione di stanare i veri privilegiati!

 

 

Roma, 18 maggio 2009                                                             RdB-CUB

                                                                                      Coord.Nazionale INAIL