QUELLO CHE NESSUNO DICE SUL CIE 2006/2009

Roma -

Perché la RdB non ha sottoscritto il CIE 2006-2009? Forse  ci si dovrebbe chiedere perché doveva firmarlo e quali sono le motivazioni vere che hanno indotto tutte  le altre organizzazioni sindacali a firmare un accordo che, nonostante alcuni miglioramenti realizzati in corso d’opera,  presenta un impianto sostanzialmente negativo nei confronti del personale.

Innanzitutto la questione del fondo 2009.

Nonostante gli strombazzamenti di alcune OO.SS. che continuano a  spergiurare di aver recuperato le risorse del salario accessorio, i tagli, effetto del decreto Brunetta, restano ed ammontano a circa 1.000 Euro medi a persona. L' Amministrazione ha prospettato un’operazione di recupero parziale delle decurtazioni attraverso un’alchimia contabile fino a ieri impossibile ed oggi miracolosamente fattibile, “perché i tempi sono cambiati (?!?),”  ma che ancora deve passare al vaglio degli organi di controllo interni ed esterni. Dovevamo fidarci? Qualcuno ricorda la perdita di 1000 Euro dal fondo 2004, mai pagati nonostante il raggiungimento degli obiettivi? Eppure la questione fondi,  fino ad alcuni giorni fa posta da molti come pregiudiziale, è passata, chissà perché, per tutti in secondo piano. Fiduciosi o piuttosto rassegnati? Quanto accaduto in questi giorni all'Inps, dove l'amministrazione ha fatto marcia indietro rispetto all'accordo firmato ad aprile decurtando 24 milioni dal fondo avrebbe dovuto  insegnare qualcosa a qualcuno, ma evidentemente premeva di più salutare degnamente il Direttore Generale, attraverso una bella firma.  Era proprio necessario fare ancora una volta i primi della classe firmando il primo quadriennale di tutto il Comparto?

Questione dei fondi a parte tutto l’impianto del CIE è caratterizzato da un’ampia discrezionalità attribuita alla dirigenza che avrà mano libera nell’assegnazione  delle posizioni vicarie,  delle posizioni organizzative che interessano tutta l’area C, dei coefficienti di merito o demerito nell’attribuzione del salario accessorio. Che succederà nelle singole strutture quando i dirigenti dovranno gestire questa patata bollente e scegliere a chi attribuire funzioni e quindi fette di salario accessorio prelevate dal fondo di tutti? Dobbiamo fidarci? Perché, qualcuno ha ancora voglia di farlo dopo l’esperienza della valutazione delle competenze o dell’attribuzione delle posizioni vicarie, gestite in maniera clientelare da una dirigenza troppo spesso incapace di assolvere  il ruolo per il quale è profumatamente retribuita?

Eppure l’attribuzione delle posizioni organizzative poteva essere l’occasione per sanare alcune problematiche ancora irrisolte. Per esempio facendo un serio ragionamento in merito a tutte quelle figure professionali specialistiche che, pur sventagliate in più livelli retributivi, svolgono le stesse identiche funzioni e si assumono le stesse identiche responsabilità. Ma evidentemente non stanno particolarmente a cuore a chi invece punta i piedi per istituire nuove figure apicali alla DCSIT. Sono  22 in tutto, i nomi sono prevedibili, un ulteriore regalo ad una struttura che, qualcuno dovrebbe spiegarci perché, continuerà a beneficiare dell’indennità per l’orario 9.00-17.00 nonostante il CIE rivoluzioni completamente l’attuale assetto dell’orario.  Perché l'Amministrazione continua a pagare pegno nei confronti della DCSIT? Per il ruolo strategico della struttura o per altro?

Anche sul sistema di valutazione l'esperienza non ha insegnato niente, o meglio sembra aver insegnato che le batterie di valutazione sono state sicuramente più efficaci e più obiettive dell'assessment, tanto da riproporle ai futuri partecipanti al futuro concorso  a C1, ad esclusione degli idonei della precedente procedura, ai quali il punteggio relativo alla valutazione (accertamento del livello di idoneità a svolgere la funzione per l'accesso al'area C ) verrà attribuito d'ufficio e nella misura massima. Ma siamo proprio sicuri che questa modalità, “partorita” dall'Amministrazione solo ieri mattina in due minuti e senza alcuna discussione, sia quella più idonea? Dovevamo fidarci o rischiamo di trovarci di fronte al solito papocchio che fa incazzare i “giovani” e non garantisce i “vecchi”? Non si poteva prospettare un'altra soluzione ed inoltre aprire la riflessione anche sugli idonei delle altre procedure concorsuali?

Ma tutte queste sono domande che si fanno solo i sindacati ir…responsabili, quelli che fanno le pulci agli accordi ma soprattutto prima di firmare si chiedono  se, quanti e quali benefici avranno i lavoratori. Quelli che hanno il coraggio di non firmare  anche dopo essersi battuti per la riduzione della forbice salariale tra qualifiche, per la stabilizzazione progressiva del salario accessorio, per l’introduzione del parametro unico dell’incentivo, per l’indizione delle procedure concorsuali per gli A e per i B, prima dell’entrata in vigore del decreto Brunetta…ed aver raggiunto il risultato.  Quelli che vogliono coinvolgere  i lavoratori attraverso una consultazione che partirà nei prossimi giorni aprendo con loro un confronto dialettico, consapevoli del peso che avrà in futuro un accordo come questo.

Quelli responsabili… sono talmente responsabili dello sfascio che abbiamo di fronte che continuano a firmare tutto, per imposizione della loro Federazione, o in cambio di qualche tornaconto. O per incapacità di valutazione, pronti a  chiedere, dopo aver firmato,  la verifica per capire cos’è successo con gli accordi decentrati sul sistema premiante. Ma cosa si aspettano? Di mettere l’ennesima toppa per correggere un accordo firmato incautamente?

RdB-CUB P.I.

Coord. Naz. INAIL

Roma, 1 ottobre 2009