QUALCOSA BRUCIA
S.O.S. AL FUOCO
S.O.S. AL FUOCO!
Quando il fuoco sembra apparentemente spento sotto la cenere c’è brace ancora calda, pronta a riaccendersi e di brace in questo momento ce n’è tanta nel camino dell’Inail. Un tizzone brucia da molti mesi per non farci dimenticare il mancato pagamento di parte dei fondi del 2004, un altro arde per i malesseri del dopo concorso, provati da chi non è rientrato nelle graduatorie per colpa di un sistema di valutazione inaffidabile.
Malesseri provati da chi aspetta lo scorrimento delle graduatorie e che forse non raggiungerà lo scopo prima di dicembre 2007, da chi ha vinto ma si vede costretto a rinunciare perché destinato ad oltre cento chilometri da casa e sta con le orecchie tese ad ascoltare voci che si rincorrono di preferenzialismi e con gli occhi ben aperti a controllare che gli accordi che si firmano, in questi giorni di interruzione delle relazioni sindacali, non autorizzino qualcos’altro oltre la normale attribuzione di posizioni ai vincitori dei concorsi.
C’è poi un lapillo che brucia, amaramente, per chi il suo concorso non sa nemmeno se lo farà perché il DPCM necessario alla bandizione del concorso è un ectoplasma che appare e scompare. Neanche a dirlo, nel frattempo, tutti contribuiscono e contribuiranno con la loro quota di fondi a sostenere i passaggi dei più “meritevoli e/o fortunati”.
Ancora, sotto la cenere, rimane acceso un carbone che rappresenta il timore dei precari per la loro stabilizzazione, che l’attuale finanziaria condiziona alla capienza organica che all’INAIL oggi non c’è.
Ci sono poi i tizzoni “importati” provenienti da fuori, come se non bastassero quelli di casa nostra: la Finanziaria di sinistra, con i tagli del personale addetto alle attività di supporto, l’Authority, il Memorandum. Già il nome di questo documento rappresenta tutto un programma : “per ricordare che”…
Questo è il prezzo, non indifferente, che CGIL CISL E UIL devono pagare per proporsi nella nuova veste sindacale che da sindacati concertativi li promuove a sindacati attuativi delle politiche governative.
Forse per raggiungere questo livello è stato necessario essere le uniche OO.SS. chiamate al tavolo, o forse è stato necessario abdicare ad ogni ruolo di rappresentanza dei lavoratori per trasformarsi in agenti mobiliari, in venditori di fondi pensioni ai poveri lavoratori, scippati, chissà da chi, di pensioni dignitose e TFR.
Oggi però, dopo tanta brace, c’è un fuoco che divampa in casa Inail. Da più parti le fiamme lambiscono il tesoro che l’Ente ha conservato negli anni: è un incendio, ma si sentono solo flebili grida di allarme .
Certo, dopo Bagnoli (conferenza nazionale sulla salute e sicurezza nel lavoro di Napoli) qualcuno si è svegliato: dopo il Civ, sempre pronto ad emettere comunicati stampa, anche il Presidente ed il Direttore Generale esprimono il loro disaccordo nell’aver individuato nei risparmi dell’Inail la più interessante delle prospettive che il Governo ha di fare cassa. Articoli sui più disparati giornali, ma neanche un contatto per formare una squadra di pronto intervento all’interno dell’Ente.
Fra tutto questo spunta dal nulla, da parte di una Organizzazione Sindacale e nel silenzio accondiscendente delle altre, non una dichiarazione apocalittica contro le ipotesi di mobilità, di accorpamenti, di licenziamenti, di diminuzione del personale di cui si parla sui giornali ormai da mesi, non un segnale forte a difesa della Pubblica Amministrazione…ma … una bella lettera indirizzata al Direttore Generale ed al Capo del Personale per sollecitare il passaggio della progressione economica da C4 a C5, come da accordo di programma! Incredibile! Giusto, indiscutibilmente giusto rispettare gli accordi e non deludere le aspettative del personale, chi potrebbe metterlo in dubbio!
C’è modo e modo, però, c’è tempo e tempo: non capirlo significa prestare il fianco a chi vuole fare sindacalismo virtuale, da parrocchietta e da studio legale, dando una mano a chi di SINDACATO non vuole se ne parli più. Ma non si preoccupino i lavoratori, gli altri, quelli A, quelli B e quelli C fino al 3: l’amministrazione nega qualsiasi operazione in questo senso. Almeno per il momento quello che è rimasto del fondo, o meglio del fondo che non c’è, è salvo.
Quindi ricapitolando:
a) il personale deve ancora ricevere 1000 euro di fondi pregressi
b) l’area B è in subbuglio prima del concorso e dopo anche
c) i precari devono sperare in una martingala da paura
d) varie ed eventuali …. e le uniche situazioni meritevoli d’interesse sono i passaggi a C5 e le sedi virtuali.
Quando il fuoco sembra spento, sotto la cenere, c’è brace ancora calda, pronta a riaccendersi: basta soltanto un po’ di vento. Questo un buon fuochista lo sa. Ma anche un buon pompiere dovrebbe saperlo!
Roma, 7 febbraio 2007
RDB-CUB INAIL
Per il Coord.Nazionale
Macrini Rosalba