Inail, assicurazione delle casalinghe, proprio una bella digitalizzazione
Ci pervengono molte segnalazioni di code e confusione, da molte sedi d’Italia, agli sportelli INAIL per l’obbligo dell'assicurazione delle casalinghe
In merito all’assicurazione delle casalinghe, ci pervengono, da molte sedi d’Italia, segnalazioni di code e confusione agli sportelli causate dall’avvio, in vigore dal 1 gennaio 2020, dell’obbligo telematico per gli infortuni domestici. Occorrono, account di posta elettronica, stampa di ricevute di pagamenti tramite PagoPA, una certa dimestichezza telematica e tanta tanta pazienza…
Precisiamo che si tratta di utenti che non necessariamente posseggono le abilità richieste e/o indirizzi di posta elettronica etc. etc., non sono mica consulenti o imprese!
Come al solito, utenti e dipendenti pubblici vengono lasciati da soli ad affrontare innovazioni calate dall’alto al fine di farsi belli davanti a chi parla (e basta) di digitalizzazione dei servizi della PA.
Dimenticandosi di considerare il tipo di utenza e la mole di lavoro che si abbatte agli sportelli in questi giorni sui lavoratori già oberati. Inoltre, sembrerebbe pure che una volta effettuata la profilazione, la procedura non funzioni! Con il solito risultato di scaricare tutto il peso di questa situazione addosso agli sportellisti che pur mettendoci faccia e impegno sono impossibilitati a risolvere difficoltà tecniche non dipendenti da loro. Inoltre, si aggiunga che Federcasalinghe, call center Inail e patronati, non sono attrezzati ad affrontare le questioni poste loro dagli utenti. Anzi agli sportelli qualcuno ironizza pure: “Chissà quanto ci sta speculando l’INAIL con questa operazione”.
Che dire? Proprio un bel servizio reso a utenti, dipendenti e all’immagine dell’Istituto. Però telematico e moderno, vuoi mettere?
Come USB chiediamo che l’Amministrazione intervenga per concedere una dilazione del termine per i previsti adempimenti che scadono il 31 gennaio p.v. e di sospendere l’obbligo assicurativo esclusivamente in modalità telematica.
Roma, 30 gennaio 2020
USB P.I. INAIL