MODELLO SANITARIO
CONFRONTO SUL NUOVO MODELLO SANITARIO
Parte con il piede sbagliato il confronto tra OO.SS. ed Amministrazione sulle politiche sanitarie dell’Istituto.
Un confronto che la Rdb ha fortemente voluto, sollecitato e stimolato, nella convinzione dell’importanza strategica che assume la funzione sanitaria in un momento caratterizzato da pesanti trasformazioni sia sul piano interno che sul piano esterno e della necessità di una riflessione complessiva in termini di elaborazione e di verifica degli indirizzi di politica sanitaria, anche attraverso il coinvolgimento totale di tutte le professionalità esistenti all’interno dell’area.
Un confronto che partendo dall’analisi dettagliata della realtà territoriale nel suo complesso, sconosciuta alla stessa Amministrazione, portasse all’elaborazione di una progettualità a 360°, capace di affrontare i molteplici aspetti che investono l’area sanitaria. Siamo rimasti francamente delusi dalla “pochezza” del documento presentato dall’Amministrazione che, come sempre più spesso accade, ha dimostrato ancora una volta un’incapacità di fondo di “volare alto”, ma sarebbe meglio dire semplicemente di progettare, nonostante la forte aspettativa su questo versante che arriva non solo dal personale medico, ma anche dal parte degli altri professionisti dell’area.
La RdB ha, fin dal primo incontro, chiarito la propria posizione all’Amministrazione, invitandola a seguire un metodo di confronto che prescindesse dalla firma di un documento iniziale, ma iniziasse a mettere i “piedi nel piatto” per verificare la convergenza di vedute sui singoli aspetti oggetto di confronto. Buona parte del tavolo, non solo l’Amministrazione quindi, non ha condiviso questa impostazione, manifestando la necessità politica di delineare con un documento iniziale i confini entro i quali muovere la discussione. Per amore di concretezza, e manifestando uno spirito di fattiva collaborazione pur di iniziare la discussione, abbiamo accantonato la nostra posizione tentando di modificare il documento presentato, nella speranza di arrivare ad una condivisione di tutte le OO.SS.
Ma, nonostante le nostre buone intenzioni, non si è arrivati ad una condivisione unanime, tanto da costringerci a non sottoscrivere l’accordo perché:
· Nel merito il documento presentato dall’Amministrazione, nonostante le lievi modifiche apportate, è stato ritenuto insoddisfacente dalla delegazione della RdB presente al tavolo come punto di partenza per una discussione approfondita;
· Non abbiamo alcuna intenzione di dare al documento siglato uno spessore politico maggiore di quello che ha nei fatti: i nostri scaffali sono pieni di verbali d’accordo siglati, rimasti lettera morta ed utili solo a tacitare le giuste rimostranze da parte del personale. Invitiamo tutti i colleghi a confrontare il documento siglato ieri con quello siglato nel 2005…forse risulta più chiaro quello che vogliamo dire;
· Il documento presenta alcuni punti di caduta rispetto al personale professionista non medico: pur essendo sparita l’anacronistica dicitura “personale della collaborazione sanitaria”, è risultata del tutto evidente al tavolo la ferma posizione di chiusura dell’Amministrazione rispetto all’evoluzione normativa che ha investito la professionalità di detto personale.
La RdB, non sottoscrivendo l’accordo, non si sottrae certo al confronto che avverrà in quelli che vengono, erroneamente a nostro avviso, definiti tavoli tecnici: riteniamo che la nostra posizione, ma soprattutto la nostra volontà di contribuire alla costruzione di un modello diverso, siano facilmente rinvenibili nel documento sulle politiche sanitarie che abbiamo portato a conoscenza di tutto il personale. Siamo pertanto disponibili, come sempre, al dialogo ed al confronto.
Sono i fatti che contano, non gli inutili verbali di accordo che si firmano, più per necessità “politiche” che non ci appartengono, che per altro!
Roma, 4 marzo2008 RdB Inail
Coordinamento Nazionale