MANSIONISMO….ALLUNGATO ? NO GRAZIE !
Il 26 settembre, dopo numerose iniziative di lotta e una diffida della USB all’ARAN per omissione di atti d’ufficio, è stato finalmente convocato il tavolo di confronto per la revisione dell’Ordinamento Professionale del Comparto delle Funzioni Centrali.
Forse, salvo ulteriori azioni ostruzionistiche da parte delle OO.SS. firmatarie dell’ultimo CCNL, si apre finalmente una discussione che è stata impedita proprio dai firmatari in occasione del rinnovo contrattuale, con il rinvio ad una Commissione Paritetica che doveva terminare i propri lavori dopo trenta giorni dalla sottoscrizione, ma mai utilmente convocata.
Il Contratto Nazionale 2016/2018 è già scaduto ma sull’Ordinamento Professionale nessun segnale, salvo le iniziative della USB.
Per quanto ci riguarda uno dei principali nodi da affrontare, da sempre oggetto di ostinate battaglie della USB, è il superamento del cosiddetto mansionismo, ovvero il superamento delle Aree A-B-C, dell’attuale ordinamento professionale risalente al contratto nazionale 1998/2001, ormai superato dal tempo, dalle innovazioni organizzative e tecnologiche.
Aree che hanno ingabbiato gli sviluppi professionali, costringendo migliaia di lavoratori di tutto il comparto allo svolgimento di mansioni superiori al proprio inquadramento.
Situazione che le amministrazioni sfruttano consapevolmente da anni, senza dare a tali lavoratori il giusto riconoscimento economico e tanto meno senza il riconoscimento della pari dignità e pari opportunità conseguente alla loro professionalità.
Di fonte all’attuale legislazione ed alle norme contrattuali vigenti (vedi nostro ultimo comunicato “una goccia nel mare ..anzi due” sul bando di concorso pubblico e riserva posti per gli interni) dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che affidare ai concorsi la possibilità di sviluppo di carriera è semplicemente illusorio.
Per tale motivo la USB sostiene da più di un decennio che è possibile il superamento del blocco delle aree professionali A,B,C ed il fenomeno del mansionismo attraverso la costituzione di una AREA UNICA, da realizzarsi con un accordo in sede ARAN, che consentirebbe di superare tutti vincoli (numero posti e requisiti di accesso) che oggi costituiscono un ostacolo insormontabile per il giusto sviluppo di carriera.
Anche in occasione dell’ultimo rinnovo contrattuale 2016/2018 la USB ha presentato la propria piattaforma per la modifica dell’attuale Ordinamento Professionale, cosa che le altre organizzazioni sindacali non hanno fatto, almeno in forma ufficiale.
L’unica proposta che CGIL,CISL,UIL hanno unitariamente fatto circolare, in via informale, è quella che pubblichiamo in allegato.
La proposta ipotizza:
Lo svuotamento dell’area A, con un passaggio del personale inquadrato oggi in tale area in un’area tecnico amministrativa, dove verrebbero ricollocate le ex posizioni A e B;
L’individuazione di un’area ad elevato contenuto professionale comprendente le posizioni dell’area C;
Un incremento delle posizioni economiche in entrambe le due aree;
Proposta che a nostro avviso determinerebbe di fatto solo un MANSIONISMO ALLUNGATO, oggi già presente negli ex comparti ministeri ed agenzie, corretto secondo l’ipotesi avanzata da CGIL,CISL,UIL dalla possibilità di riconoscere alle nuove posizioni apicali dell’area “tecnico amministrativa” (B4-B5…) la possibilità di concorrere per il riconoscimento delle posizioni organizzative, oggi riservate all’area C.
Per quanto riguarda invece l’ipotesi avanzata dalla Confsal, (vedi comunicato circolato in INPS il 20/8/2019) si prevede un’area Operativa, di carattere residuale, un’area del Funzionariato ed un’area Quadri o delle alte professionalità.
Ipotesi che mantenendo le tre aree non risolve il fenomeno del mansionismo.
Non sappiamo se queste proposte di modifica dell’attuale Ordinamento Professionale fatte circolare in via informale, verranno confermare o se nel frattempo gli estensori abbiano cambiato idea.
Riteniamo però che in vista dell’appuntamento del 26 settembre i lavoratori debbano essere informati, anche durante le assemblee che verranno convocate in questi giorni, sulle proposte che si intende portare al tavolo della Commissione Paritetica, evitando lo scarica barile sulle singole amministrazioni che qualcuno sta tentando di fare.
Deve essere ormai chiaro a tutti che le responsabilità principali appartengono alle organizzazioni sindacali che hanno rinviato in continuazione, per anni, la modifica dell’ordinamento professionale, e che la parte datoriale è già ampiamente rappresentata dall’ARAN come controparte al tavolo.
La costituzione dell’AEREA UNICA ed il superamento del mansionismo è a portata di mano, basta solo volerlo.
La sua mancata approvazione rappresenterà a nostro avviso una nuova occasione persa senza alcuna ragione, di cui i lavoratori sapranno oggi individuare le responsabilità.
Roma 17 settembre 2019 USB P.I. INAIL