La manovra...... Schioppa

Roma -

                       Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha sostenuto, nei giorni scorsi, che utilizzare il termine "manovrina" non è del tutto appropriato considerato che "un malato grave non si può guarire con l'aspirina ma solo con una cura pesante".


Quale sarà, allora, la cura più appropriata?


Moratoria sul rinnovo dei contratti pubblici (rinvio di 2 anni del CCNL scaduto il 31.12.2005, blocco del turn over), taglio delle spese ministeriali, revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria (aumento ticket sui farmaci, sulle prestazioni e sulle degenze), miglior utilizzo del personale scolastico (aumento del numero degli alunni, riduzione di classi, aumento dell'orario di lavoro, blocco del turn over), innalzamento dell'età pensionabile (chiusure di alcune finestre ed elevazione dell'età per le donne), revisione dei coefficienti di trasformazione previsti dalla riforma Dini del 1995 (rendita inferiore del 6/8% a parità di contributi versati).

Un vero e proprio CRIMINE SOCIALE a danno dei lavoratori.

Quindi, previdenza, pubblico impiego, sanità ed enti locali.
Questi sono i settori sui quali si incentrerà la cura "pesante" di Tommaso Padoa Schioppa per guarire il malato grave.
Il risanamento dei conti, che questo governo si appresta a far pagare ai lavoratori, sarà non inferiore a 35/40 miliardi di euro di cui una manovrina bis di circa 10-12 miliardi mentre, con la successiva manovra finanziaria di fine autunno, la correzione sarà di ulteriori 25 miliardi di euro.

E, mentre la cura "pesante" prescritta da TPS ottiene il pieno consenso del presidente di Confindustria (che è in attesa del "regalino" dello sgravio generalizzato derivante dal taglio di 5 punti del cuneo fiscale promesso da Prodi durante la campagna elettorale), come contropartita a questi sacrifici, Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo l'anticipo del conferimento del TFR alla previdenza complementare prevista per gennaio 2008 dalla riforma dell'ex ministro leghista Maroni.
Insomma, vogliono mettere le mani, da subito, sui soldi dei lavoratori per alimentare i loro fondi e le loro finanziarie.


I primi atti del governo Prodi e la nuova concertazione tra padroni e sindacati confederali, danno subito la misura di quale è la "cura" per il risanamento della finanza pubblica e a chi verrà presentato il conto.
Questo governo inizia la sua attività individuando, nei lavoratori dipendenti, il bacino da cui far uscire i sacrifici.

Il mancato rispetto dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego porterà gli stessi lavoratori a dare una risposta altrettanto dura.

La RdB/CUB Pubblico Impiego ha già avviato le previste procedure di conciliazione obbligatoria per l'indizione di uno sciopero nazionale di tutta la categoria.

 

Chi semina vento, raccoglie tempesta !