Ispettori di vigilanza Inps e Inail in agitazione. USB: no a colpi di mano da parte dell’ispettorato
Oltre 200 ispettori e ispettrici di vigilanza di INPS e INAIL hanno partecipato all’assemblea del 27 gennaio convocata dalla USB su Teams. Un lungo confronto durato quasi tre ore nel corso del quale è emerso ancora una volta il malcontento del personale della Vigilanza nei confronti delle Amministrazioni dei due enti, che sembrano ormai essersi arrese ai ripetuti tentativi dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) di cooptare gli ispettori INPS e INAIL travalicando il ruolo di coordinamento dell’attività di Vigilanza assegnato all’INL dalla normativa di legge.
L’ultimo episodio riguarda l’assegnazione agli ispettori INPS e INAIL di compiti riguardanti il controllo della sicurezza nelle aziende, attività attribuita all’Ispettorato dal DL 146/2021, trasformato in Legge 17 dicembre 2021 n. 215. Con una Circolare interna l’INL ha deciso di coinvolgere gli ispettori INPS e INAIL in tale attività e di avviare una specifica formazione. Le Amministrazioni di INPS e INAIL si sono immediatamente adeguate disponendo la partecipazione degli ispettori di vigilanza a tale percorso formativo.
Innanzitutto, occorre evidenziare come il legislatore tenda progressivamente ad accentrare su un unico soggetto, rappresentato dall’Ispettorato nazionale del lavoro, tutta la complessa materia riguardante l’attività di Vigilanza, con il concreto rischio d’indebolire complessivamente la funzione della Vigilanza ispettiva politicizzando sempre più le scelte in tale campo e impoverendo le specifiche professionalità. Il Parlamento, invece di rispondere alle morti di lavoro (e non sul lavoro), al precariato, allo sfruttamento, al lavoro nero, con nuove assunzioni in tutti i corpi ispettivi, compie ancora una volta un’operazione di facciata delegando all’Ispettorato compiti che in precedenza erano svolti dagli ispettori delle ASL e continua ad impedire a INPS e INAIL di assumere nuovi ispettori di vigilanza, mantenendo in un ruolo ad esaurimento quelli attualmente in servizio. Per formare un ispettore di vigilanza occorrono anni e non è pensabile che si possano svolgere delicati compiti attraverso una breve formazione su argomenti tecnici che per giunta richiederebbero percorsi culturali specialistici.
Le funzioni degli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL sono ben delineate dalle norme e non c’è Ispettorato che possa interpretarle a piacimento.
A conclusione del dibattito che ha animato l’assemblea dello scorso 27 gennaio è stato concordato il seguente percorso di mobilitazione:
- Indizione da parte della USB dello stato di agitazione degli ispettori di vigilanza di INPS e INAIL non escludendo il ricorso allo sciopero;
- Comunicazione di formale contestazione da parte della USB del percorso formativo avviato dall’INL nei confronti degli ispettori INPS e INAIL, con l’indicazione a non partecipare alla formazione;
- Mandato alla USB di consultare uno o più studi legali per verificare l’opportunità di contestare sul piano giuridico l’iniziativa dell’INL;
- Richiesta d’incontro da parte della USB con il Direttore dell’Ispettorato e con i Vertici di INPS e INAIL.
Non è che l’inizio di un percorso e la ripresa di una mobilitazione che, di fatto, non si è mai interrotta a partire dall’emanazione della famigerata Riforma del lavoro targata Matteo Renzi, il Jobs Act, ovvero la Legge delega 10 dicembre 2014, n. 183, che, all’art. 1, comma 7, lettera l), conteneva la previsione della costituzione di un’Agenzia della Vigilanza, volendo riunire in un’unica struttura le funzioni svolte dal Ministero del Lavoro, dall’INPS e dall’INAIL. Con le proteste che accompagnarono quel percorso riuscimmo a contenere il progetto di smantellamento della Vigilanza INPS e INAIL, riducendo i compiti dell’Ispettorato a quelli di coordinamento dell’attività ispettiva.
Oggi è necessaria una ripresa delle iniziative di protesta per impedire che quel disegno vada in porto. Oggi come ieri si vuole affossare non solo la Vigilanza INPS e INAIL, ma anche quella degli altri corpi ispettivi, riducendo di fatto le tutele per i lavoratori. Impediamoglielo.
Ci rivolgiamo pubblicamente a tutte le altre organizzazioni sindacali presenti dei due enti: siamo pronti come sempre ad intraprendere un percorso unitario di mobilitazione, ma solo se si vuole realmente tutelare la funzione della Vigilanza INPS e INAIL.
Roma, 31 gennaio 2022
USB Pubblico Impiego INPS e INAIL