INDENNITA' FISSE: I LAVORATORI VINCONO IL GIRONE D'ANDATA

Roma -

INDENNITA’ FISSE: I LAVORATORI VINCONO IL GIRONE D’ANDATA, MA C’E’ TUTTO IL CAMPIONATO ANCORA DA GIOCARE!

 

La forte mobilitazione di tanti lavoratori dell’Istituto e di tanti delegati USB per difendere le indennità fisse dalle grinfie della valutazione ha raggiunto almeno per il momento il suo scopo: per il momento, nessuno metterà le mani su salario di garanzia e compenso unico di professionalità.

 

Durante l’incontro che una delegazione USB Inail ha avuto ieri nel tardo pomeriggio con il Direttore Generale abbiamo appreso che  l’Amministrazione ha risposto in maniera decisa, così come avevamo richiesto, ai rilievi della Funzione Pubblica,  arrivando ad una soluzione, approvata dal Ministero  che rinvia l’ipotetica applicazione al momento in cui, verranno trovati i risparmi legati al cosiddetto dividendo  dell’efficienza.

 

L’indignazione  dei lavoratori di fronte a questo ennesimo tentativo di furto ha avuto la capacità di rimettere in discussione la firma ad un accordo che alcuni si sono affrettati a giudicare inevitabile e quindi obbligata: noi della USB rivendichiamo il solo merito di aver fatto comprendere ai lavoratori,  senza tanti giri di parole,  cosa stava accadendo e  di aver rappresentato con determinazione al Direttore Generale la totale indisponibilità a subire le pesanti ripercussioni economiche che si sarebbero determinate attraverso l’applicazione dei rilievi della Funzione Pubblica.

 

E’ da dire tuttavia che la soluzione individuata  non ci lascia pienamente soddisfatti.

Infatti nella remotissima ipotesi in cui saranno trovati pochi spiccioli  da destinare ai “più bravi” potrà essere portata a compimento  la completa  realizzazione di tutta la filosofia meritocratica brunettiana, non solo attraverso l’introduzione delle fasce di merito, ma anche attraverso la decurtazione percentuale, sulla base della valutazione del dirigente, delle indennità fisse.

 

USB, coerentemente con quanto sostenuto da sempre, non accetta e non accetterà mai il benché minimo richiamo alla valutazione in fasce anche se rinviata agli anni a venire. Meglio prevenire oggi quello che non sarà possibile curare domani, anche perché, inspiegabilmente, è già pronto, nel nostro Ente, un accordo per l’applicazione proprio delle fasce di Brunetta. Per quale motivo se non ci sono i soldi freschi da destinare alla meritocrazia delle fasce?

 

 L’insegnamento che pensiamo di dover trarre da tutta questa vicenda è una verità tanto vera quanto dimenticata da molti: i lavoratori possono e devono tornare ad essere protagonisti del loro destino, possono e devono poter decidere rispetto a quello che deve o non deve essere firmato con gli accordi, già a partire da quello sul sistema premiante 2011 che ha in sé tutte le premesse per l’applicazione delle fasce. E di questo si parlerà nell’incontro previsto per martedì 11 ottobre, convocato per la sottoscrizione dell’accordo.

 

 Tutti i lavoratori hanno ormai la piena consapevolezza di essere diventati il bancomat dal quale attingere a piene mani  e senza scrupoli, anche grazie alla complicità di sindacati pronti a sacrificare  i diritti di chi dovrebbero tutelare  sull’altare delle alleanze politiche, del “valore sacro della contrattazione”, degli interessi di “bottega” o della meschina logica clientelare.

 

 E’ bene che qualcuno cominci a fare i conti con i lavoratori!

 

Roma, 7 ottobre 2011

USB – P.I.       

                                  Coord. Naz. INAIL