Inail, mobilità straordinaria 2022

Roma -

Il Direttore Centrale DCRU Dr. Mazzetti ha illustrato questa mattina il documento di lavoro, inviato alle OO.SS, sulla mobilità territoriale che si riapre, dopo il fermo dovuto all’emergenza sanitaria, in stretto collegamento alla prossima approvazione della graduatoria dei 635 vincitori del concorso RIPAM ed alla loro immissione in servizio.

Due gli aspetti principali:

· Il primo relativo alla comunicazione dell’elenco dei vincitori e la loro sede di assegnazione che l’amministrazione è tenuta ad inviare al Formez, a cui è stata affidata la procedura concorsuale;

· Il secondo relativo all’accoglimento delle richieste di mobilità che dovrà necessariamente procedere in parallelo con l’immissione in servizio dei neoassunti.

La mobilità straordinaria prevede il superamento di alcuni vincoli previsti nell’accordo della mobilità nazionale ordinaria, in particolare la permanenza in servizio da oltre 5 anni nella sede di uscita ed il rapporto forza/presenza.

La DCRU ha già inviato alle direzioni regionali un prospetto che fissa in modo omogeneo la distribuzione delle nuove assunzioni, invitandole a procedere alla loro distribuzione nelle sedi territoriali tenendo conto delle richieste di mobilità e di soluzione delle assegnazioni temporanee, in modo da non determinare comunque situazioni di sovrannumero.

La DCRU procederà alla gestione dal centro di tutto il processo lasciando ovviamente alle direzioni regionali il compito e la responsabilità della corretta applicazione del processo, nel rispetto delle corrispondenti realtà territoriali.

Chi intende presentare domanda di mobilità potrà indicare almeno tre sedi, sapendo tuttavia che la richiesta una volta presentata sarà irrevocabile, visto lo stretto collegamento dei trasferimenti con l’assegnazione dei neoassunti.

I tempi sono abbastanza stretti considerando che entro la metà mese, al più tardi fine marzo, si dovrà concludere l’intero processo.

Rimangono una serie di problemi legati ai vincoli previsti nell’accordo sulla mobilità ordinaria e quindi la necessità di rivedere alcuni criteri, come l’impossibilità di accoglimento delle domande per alcune specifiche categorie, come a mò d’esempio gli/le assistenti sociali, i tecnici radiologi e i tecnici della CTE appartenenti alla aree, per i quali è necessaria una revisione degli assetti organizzativi che, come USB,  riteniamo assolutamente necessari non solo in funzione del superamento dei vincoli relativi alla mobilità.

Durante l’incontro abbiamo sottolineato come il testo del documento sottoposto alle OO.SS. fosse decisamente più rigido rispetto alle aperture venute dalla relazione del Direttore DCRU ed in tal senso il Dr. Mazzetti ha tenuto a sottolineare che tutte le domande di mobilità saranno tenute in considerazione, compatibilmente ovviamente con la situazione delle singole realtà territoriali.

Rilevante, infine, la sottolineatura del Dr. Mazzetti che ha chiarito come le nuove 635 assunzioni ridurranno al 13% - nell’area C - la gravissima situazione di carenza del personale presente, giunta in questa area al tetto del 29% del rapporto tra forza e fabbisogno, anche se con riferimento ai fabbisogni fissati nel 2013.

Un argomento che la USB ritiene assolutamente determinante e che intende aprire con forza nel prossimo incontro del  2 marzo previsto con la rappresentanza politica dell’Istituto, proprio per far fronte ad un’emergenza che comunque rimane gravissima.

Roma 24 febbraio 2022                          

USB PI INAIL