Inail, inizia la contrattazione del CCIE: che sia un contratto di crescita e di vera svolta
Si è svolta martedì 25 luglio la prima riunione tra Amministrazione e Sindacati in cui è stata presentata la bozza del “nuovo” contratto collettivo integrativo di ente per il periodo 2019-2021 (sic!) che avrà validità pari a quella del vigente CCNL 2019-2021 (sottoscritto il 9 maggio 2022 e già scaduto!).
Non ci soffermeremo troppo e sull’importanza della contrattazione aperta con questo primo incontro, basti dire che tra gli argomenti oggetto del contratto integrativo ci sono la definizione delle famiglie professionali, le progressioni economiche all’interno delle aree (differenziali stipendiali), le indennità riguardanti attività comportanti specifiche responsabilità (posizione organizzative e posizioni fisse), performance, la flessibilità e altro ancora. Senza tacere il fatto che, seppur oggetto non di contrattazione ma di confronto, tutta la partita delle progressioni tra le aree (da operatore ad assistente e da assistente a funzionario) è strettamente legata alla approvazione del nuovo CCIE e della rapida e contestuale applicazione delle norme in esso contenute.
Progressioni tra aree che a parere di USB rivestono importanza fondamentale per il personale dell’Istituto in questo momento storico: lo vogliamo dire a chiare lettere.
In questo senso il Direttore Centrale Risorse Umane dr. Biasco ha annunciato in riunione che è possibile ed è intenzione dell’Istituto procedere entro il 2024 a far transitare nell’area superiore tutto il personale delle vecchie aree A e B in possesso dei requisiti previsti dalla norma di prima applicazione di cui all’art. 18 del CCNL, ovvero con il titolo di studio o l’anzianità previste, accogliendo lo stimolo pervenuto dalle OOSS che avevano sottoscritto una lettera in tal senso il 19 luglio u.s.
Durante la riunione USB ha sottolineato che seppur in ritardo questo contratto è importantissimo perché giunge dopo 10 anni dall’ultimo CCIE normativo. Non interessa indagare sulle responsabilità, ciò che conta ora è: FARE e soprattutto FARE BENE. Si deve arrivare a sottoscrivere un contratto, certo.. ma non un qualsiasi contratto!
Una serie di questioni vanno però preliminarmente messe in luce, prima dei prossimi incontri che entreranno nello specifico.
La quantificazione delle risorse economiche disponibili, che realmente darà la possibilità di capire cosa fare e con quali priorità impegnare le risorse del fondo, con decorrenza 1° gennaio 2023. Su questo punto l’Amministrazione si è impegnata a dare una risposta nella prossima riunione prevista per il prossimo venerdì 28 luglio.
Un’altra questione riguarda le progressioni economiche orizzontali e i criteri che sovrintenderanno alle relative procedure selettive per i passaggi economici, sui quali per USB, per come sono stati prospettati dalla bozza presentata dall’Amministrazione, sarà indispensabile prevedere una profonda e incisiva modifica. È assurdo attribuire punteggi differenti sulla valutazione individuale: sappiamo perfettamente che è un sistema di valutazione discrezionale e obsoleto! Sistema di valutazione che peraltro deve per contratto avere un peso pari almeno a 40 punti su 100 nell’ambito delle procedure di attribuzione dei differenziali stipendiali. Nelle precedenti progressioni economiche si è attribuito eguale valore al “più che adeguato” e all’“elevato”. Ora la proposta dell’Amministrazione rappresenta uno spezzatino che dà a questo pessimo sistema di valutazione un peso rilevantissimo e cioè
- 40 punti per elevato con diritto alla maggiorazione del compenso;
- 35 punti per elevato senza diritto alla maggiorazione del compenso;
- 30 punti per più che adeguato;
- 20 punti per sufficiente;
- 0 punti per insufficiente.
Sempre per le progressioni economiche orizzontali, USB ha anche criticato anche il peso eccessivo attribuito alle posizioni organizzative.
Sull’argomento delle “Famiglie professionali”, USB si è dichiarata d’accordo sulla impostazione data, ma ha segnalato come, nella bozza presentata, rispetto al “mansionario” vi siano diverse imprecisioni, come ad esempio:
· gli operatori amministrativi possono essere adibiti alla chiusura e alla apertura delle sedi (sic!),
· gli assistenti sociali sono incaricati di gestire la “banca dati per il reinserimento” (oramai dismessa da anni) o è prevista l’“assistenza” nell’ambito della convenzione quadro INAIL –Comitato Italiano Paralimpico, anch’essa oramai relegata in archivio.
Siamo del parere che sia necessario approfondire bene su tali punti, non fosse altro per il fatto che sui profili e sulle mansioni svolte e da svolgere, in passato si sono verificate anche delle prevaricazioni basate sulla vetustà e fumosità delle declaratorie delle mansioni.
Come detto, prossimo incontro venerdì 28: vi terremo aggiornati
Contratto sì, ma che sia un contratto giusto, di crescita e di vera svolta per tutti
USB P.I. - Coord. Naz. INAIL
Roma, 26 Luglio 2023