Inail, errare humanum est...

Nazionale -

Errare humanum est, dicevano i latini. La  fretta, un carico di lavoro troppo pressante, preoccupazioni  personali,  una  disattenzione,  giustificabile  proprio  perché umana, possono portare chi lavora a commettere uno sbaglio.

Errare humanum est, e probabilmente è proprio questa la causa del mancato accredito degli  stipendi  (e  delle  pensioni  integrative Inail a  carico  dei  beneficiari  del  fondo  ante ’75) il  giorno  26  di  questo  mese,  che  ci è  stato  comunicato  con  un  forse  troppo
laconico messaggio del Direttore Generale intorno alle 17.00 di venerdì pomeriggio.
E allora se errare è umano non dobbiamo cercare il “colpevole”, ma soprattutto non dobbiamo  trovare  il  “caproespiatorio”  su  cui  scaricare   tutta   la   colpa   di   questa incredibile  situazione  che  si  è  venuta  a  determinare  per  la  prima  volta,  a  memoria nostra,  in  tanti  anni  di  vita Inail. 

Incredibile,  ma  potremmo  usare  altri  aggettivi: allucinante, inaccettabile...
Perché se errore c’è stato nel  non  considerare  che  il  giorno  27  nel  mese  di  gennaio cadeva di sabato e quindi non potevano essere accreditati gli stipendi come centinaia di  altre  volte  è  successo  negli  anni  passati,  incredibile,  allucinante  ed inaccettabile  è che non ci sia stato a livello di procedura informatica un sistema di controllo che abbia segnalato  l’incongruenza  dell’ordine inviato. 

Non  sappiamo  se  questo  controllo,  una sorta di alert per capirci, non abbia funzionato o non sia proprio previsto nel sistema, ma  questo  non  cambia  di  molto  la  questione:l’errore non è  stato  individuato  dalla procedura e quindi
l’ordine di pagamento è arrivato errato agli istituti bancari.

E qui entrano in causa le vere responsabilità, a partire dall’intero sistema delle nostre procedure che ancora una volta ha dimostrato nei fatti tutte le sue lacune, le sue falle, i  suoi  punti  di  caduta,  come  abbiamo  denunciato  più  volte  nei  nostri  comunicati.

Entrano in causa fattori lesivi per i lavoratoricome la carenza di personale, i carichi di lavoro  elevati,  la  molteplicità  di  ruoli  e  di  incombenze,  e  fattori  che  ledono  l'intero  sistema come la gestione quasi interamente
esternalizzata del sistema informatico, le problematiche  infrastrutturali,  il  lento  evolversi  delle  gare  per  l'acquisto  di  prodotti  o di  pacchetti   non  adeguati,  le   procedure  che  rallentano   il  servizio   piuttosto  che
facilitarlo,  che  costringono  ad  inutili  passaggi  esasperando  il  personale,  che  creano inevitabilmente disservizi nei confronti dell’utenza.

Entra   in   causa   il   rincorrere con   troppa attenzione   un’immagine   dell'Istituto tecnologicamente avanzato e polo di attrazione per le altre Amministrazioni lasciando a volte indietro il ruolo istituzionale dell'Ente.
Troppo spesso negli ultimi anni abbiamo sentito  questi  discorsi,  probabilmente  è  tempo  che  la  dirigenza si faccia  carico  di
questo problema che investe l’intero sistema Inail.

Perché è questo, e non l’errore umano, a non essere più tollerabile.
Un altro discorso lo potremmo fare a proposito di chi eroga materialmente pensioni e stipendi:  ci  chiediamo  se  è  mai  possibile  che  queste
banche  che  hanno  con Inail un rapporto non proprio uguale a quello che hanno con miseri correntisti come noi, non si siano accorte dell’errore e non lo abbiano segnalato immediatamente. Non sappiamo con quale valuta verranno
accreditati i nostri stipendi.

Certo è che se la valuta fosse 29 gennaio, qualche risposta ce la potremmodare da soli...

Verificheremo.

Infine una   considerazione   necessaria.   I   sindacati   non   sono   stati   informati   della situazione se non alle 18.30 di venerdì pomeriggio attraverso l’inoltrodel  messaggio del Direttore Generale già inviato a tutti i colleghi alle 17.00
Questa  disattenzione  voluta,  questo  ignorare  scientificamente  il  ruolo  sindacale  è ormai   da tempo nel DNA   di un’ Amministrazione   arroccata   sulle   sue   posizioni   e completamente sorda alle esigenze del personale e al suo malessere organizzativo.
E  anche  questo  non  è  più  tollerabile,  perché  se errare è  umano,  perseverare  è diabolico.

USB Inail
Esecutivo Nazionale