INAIL E PIANO VACCINALE: QUESTO MATRIMONIO S’HA DA FARE?

Roma -

La USB aveva nella passata settimana abbandonato il tavolo nazionale con l’Amministrazione, reclamando sonoramente che venissero trattati con le organizzazioni sindacali temi decisamente più importanti e urgenti, tra cui quello dei vaccini.

Venerdì scorso poi, durante l’incontro tra USB, il Presidente Bettoni e il consigliere Damiano, in cui abbiamo ribadito tutte le nostre posizioni e perplessità anche in tema di relazioni sindacali, e dopo il nostro comunicato sui vaccini, giungeva la convocazione del tavolo sul “piano vaccinale”, per la riunione che si è svolta oggi 25 marzo.

Una riunione a cui hanno partecipato il Presidente, il consigliere Damiano e il Direttore generale Lucibello il quale nell’intervento iniziale e nel corso della riunione ha dichiarato che -fin dall’inizio- l’Inail ha doverosamente dato la propria disponibilità a dare il proprio contributo alla campagna vaccinale, ma a precise condizioni (riguardanti la possibilità di aumentare il proprio organico sanitario) e sempre nel limite delle disponibilità e  della reale fattibilità, con numeri e percorsi tutti da definire e per i quali nessun impegno a scatola chiusa è stato preso. Oltre a garantire la dovuta e pronta informazione sulla evoluzione della questione, l’Amministrazione ha inoltre spiegato di aver attivato le proprie strutture per una ricognizione delle risorse umane, strumentali e strutturali disponibili ma soprattutto ha più volte evidenziato che la partecipazione dell’INAIL e del suo personale  è allo stato attuale solo una eventualità, che dipende dalla elaborazione delle linee guida e dalle disposizioni che il Governo sta ancora discutendo con le Regioni proprio in queste ore.

La riunione tra Amministrazione e organizzazioni sindacali -viste queste premesse -non ha potuto quindi che essere considerata come interlocutoria e mera premessa a un futuro incontro, quando il coinvolgimento dell’Istituto assumerà i connotati della concretezza.

La USB, oltre ad evidenziare il carattere interlocutorio dell’incontro odierno e la assoluta necessità di rivedersi, ha preso atto positivamente che l’autocandidatura dell’Inail, che era apparsa repentina e inconsulta, una fuga in avanti più simile a una operazione di immagine che a un intervento ragionato e consapevole, in realtà si concretizzerà solo a determinate specifiche condizioni e che l’Istituto soprattutto sta lavorando e lavorerà ad un piano di fattibilità sulle tante questioni connesse alla campagna vaccinale che USB aveva sottolineato nel proprio volantino di qualche giorno fa!

La USB ha tra l’altro evidenziato alcuni punti dolenti: strumentazioni mediche adeguate (si pensi ai frigoriferi per la conservazione delle dosi), ambulatori che devono essere dotati di spazi adeguati al triage, alla vaccinazione e alla osservazione post vaccino, personale impegnato (che non è solo quello sanitario ma anche quello amministrativo vista la imponente “burocrazia” connessa alla campagna vaccinale), copertura assicurativa che attualmente non copre il personale Cococo e quantificazione effettiva del personale vaccinatore (che deve essere vaccinato), adeguata formazione (che nell’ultimo anno nei confronti del personale sanitario è clamorosamente e vistosamente mancata)!

 

Il tutto senza considerare che la campagna vaccinale potrebbe avere un pesante impatto sulla attività istituzionale che vede tra l’altro la trattazione di circa 150.000 denunce di infortunio da Covid.

Come USB ribadiamo che non assisteremo in silenzio e asserviti alla retorica emergenziale che calpesta diritti e dignità delle lavoratrici, dei lavoratori e degli utenti, in nome di operazioni di facciata!

Pur nel rispetto delle fasce di priorità (età e fragilità) la USB ha inoltre sottolineato che l’Amministrazione -aderendo al piano vaccinale- deve farsi carico della necessità di vaccinare il proprio personale.

Abbiamo espresso l’auspicio che questo anno di pandemia sproni l’Amministrazione sul terreno della revisione del ruolo e delle funzioni delle aree sanitarie, che tanto stanno dando e tanto di più potrebbero dare se adeguatamente rinforzate e prese in considerazione, si pensi solamente alle radiologie dell’Istituto ed al contributo che potrebbero dare alla sanità pubblica.

In conclusione dell’incontro, oltre a ribadire la necessità di un ulteriore e concreto incontro sul piano vaccinale, la USB ha richiesto alla amministrazione di convocare un tavolo di confronto su passaggi tra le aree (selezione interna da B a C e da A a B) e sulla improcrastinabile necessità di avviare la contrattazione sul Contratti Integrativi 2020 e 2021, entrambi temi che interessano realmente i lavoratori e che a parere di USB debbono essere trattati con massima priorità.

 

Roma, 25 marzo 2021                                                       USB Coord Naz INAIL