Inail, dalla sopravvivenza alla prospettiva: è possibile?

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Si è tenuto ieri l’incontro tra le OO.SS. ed il Presidente Bettoni, il consigliere di amministrazione Damiano, il Direttore Generale Tardiola ed il Dc Risorse Umane Mazzetti, che si era reso necessario per chiarire i problemi sorti con le mancate comunicazioni dell’amministrazione alle OO.SS. sulla modifica del piano triennale fabbisogni, sulla formazione e ruolo degli ispettori di vigilanza, sull’istituzione di un nuovo soggetto informatico tra INPS, INAIL e ISTAT, e sulla mancata approvazione dell’emendamento per la stabilizzazione dei CoCoCo, oltre che sul continuo rinvio degli incontri e le conseguenti mancate risposte ai vari temi posti al tavolo di confronto.

Per il Consigliere Damiano, partendo dai gravissimi dati relativi agli infortuni anche mortali e alle malattie professionali, il confronto con le OO.SS. deve avvenire su due piani,  quello sulla strategia politica sul futuro dell’Istituto che affronti i temi dell’intervento sociale e quello propriamente contrattuale relativa al personale.

Sulle questioni del fabbisogno  e della  stabilizzazione dei CoCoCo il Consigliere ha richiamato le difficoltà fin qui incontrate, definendo una strada di montagna quella percorsa dall’emendamento relativo alla stabilizzazione dei medici e del personale sanitario, a causa dei rapporti tra l’INAIL ed i cosiddetti “ministeri vigilanti”, rivendicando una maggiore autonomia decisionale dell’Istituto ai fini della spesa da destinare all’intervento sociale ed a quello   rivolto al personale dell’istituto, arrivando ad ipotizzare una cabina di regia, proprio con i ministeri vigilanti.

Autonomia che la USB ha sempre rivendicato, contro i tagli imposti a tutta la pubblica amministrazione, a partire da quella relativa al reclutamento del personale. Paradossale che 34 miliardi di Euro di provenienza Inail siano giacenti su un conto corrente infruttifero presso la Tesoreria Centrale dello Stato e non si abbia la piena disponibilità di regolarizzare una manciata di lavoratori che, seppur insufficienti, forniscono una boccata d’ossigeno alle nostre strutture sanitarie.  

Il Direttore Generale ha condiviso la distinzione dei due piani fatta dal Consigliere Damiano e per quanto attiene a quello contrattuale ha recepito la richiesta di fare il punto sulla frequenza degli incontri con la delegazione trattante, richiesta da USB, precisando che chiunque si siede al tavolo rappresenta per intero tutta l’Amministrazione.

Ha poi indicato sul piano strategico tre nodi tematici, che hanno un effetto di trascinamento sul piano dei tavoli negoziali tipici, da affrontare in un prossimo calendario di incontri:

· L’offerta sanitaria dell’INAIL ed il suo ruolo e coordinamento con il Sistema Sanitario Nazionale

· Il tema della prevenzione e ricerca e dell’attività ispettiva confermando la necessità di pensare ad un profilo di tipo specialistico nella gestione dei dati anche in funzione del controllo

· Il progetto “3I” (INPS, INAIL, ISTAT) che darà il via ad una Newco per la digitalizzazione delle Pa centrali, consolidando i data center dei soci e fornendo servizi applicativi.

Se possiamo condividere la richiesta di maggiore autonomia rispetto alla funzione di controllo dei ministeri vigilanti espressa dal Consigliere Damiano, che ringraziamo per la disponibilità a fornire il testo dell’emendamento relativo alla stabilizzazione dei CoCoCo, esprimiamo viceversa più di qualche perplessità rispetto alla “visione” sul futuro dell’INAIL delineata dal Direttore Generale Tardiola, di cui accogliamo però con favore l’apertura al confronto sui nodi tematici indicati.

Perplessità che sorgono rispetto ad altri e numerosi temi rimasti irrisolti da tempo ed ancora all’ordine del giorno, come l’assoluta insufficienza dei fabbisogni di tutti i profili professionali, l’attuazione degli accordi sottoscritti come quello sugli sviluppi economici, un nuovo ordinamento professionale ed il superamento del mansionismo, l’avvio della discussione sul CIE, la peculiarità di alcune figure professionali che non va mortificata ma viceversa valorizzata al massimo,  le numerose e ripetute disfunzioni dei sistemi informatici, e non ultimo un corretto funzionamento delle relazioni sindacali, a partire dalla necessità di  una tempestiva puntuale e corretta informazione. Temi che non vorremmo restassero ancora irrisolti o dilazionati a dismisura nel tempo, a fronte della difficilissima realtà lavorativa delle strutture dell’Istituto ed al rischio di non riuscire a garantire con tempestività e qualità le attività istituzionali rivolte all’utenza.

Ci auguriamo che con l’incontro di ieri si sia aperta una strada per un confronto ampio e costruttivo, seppur nella diversità delle opinioni, a tutto campo, che consenta di cancellare una volta per tutte dall’agenda Inail la parola sopravvivenza per sostituirla con prospettiva.

USB PI INAIL

Roma, 3 marzo 2022