Inail alla deriva: Usb proclama lo stato di agitazione e richiede l’intervento dei vertici per il continuo e inaccettabile malfunzionamento delle procedure istituzionali

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A seguito del continuo ed inaccettabile malfunzionamento delle procedure che impedisce di dare risposte all’utenza ed accresce il malessere organizzativo all’interno delle strutture aumentando la frustrazione ed il disagio dei lavoratori e delle lavoratrici di fronte a tale stato di cose che perdura ormai da mesi, la scrivente O.S. proclama lo stato di agitazione del personale dell’Inail.

La mancanza di risposte concrete da parte dell’Amministrazione, più e più volte sollecitata dall’USB e l’inspiegabile mancanza di provvedimenti nei confronti dei responsabili di una situazione ormai ingiustificabile sotto ogni punto di vista, ci costringe a chiedere un immediato intervento degli Organi dell’Istituto, che non possono più continuare ad ignorare la situazione che si vive all’interno dell’Istituto, e che come abbiamo sottolineato in una lettera particolareggiata (che vi alleghiamo) inviata al Presidente Bettoni, al DG Tardiola, al CIV e al CdA, viola numerosi obblighi previsti dal Dlgs 81/08.

La scrivente si riserva in caso di mancato riscontro  di intraprendere azioni legali per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Inail anche coinvolgendo gli Organi di vigilanza competenti.

Roma, 23 gennaio 2023

USB PI INAIL

LETTERA INVIATA AI VERTICI IN DATA ODIERNA:

Al Presidente INAIL

Al Direttore Generale

Al Consiglio d’Amministrazione

Al CIV

Da mesi USB Inail denuncia il malfunzionamento delle procedure e dei nuovi applicativi – agenda sanitaria e SGP – e le conseguenze che ciò provoca in termini di continua interruzione del servizio pubblico, di crescente conflittualità con l’utenza, esasperata dalla dilatazione dei tempi di attesa, di stress per i lavoratori e le lavoratrici.

Di fronte ad un evidente e crescente disagio nessuna risposta è arrivata da codesta Amministrazione; al contrario, la situazione risulta essere continuamente aggravata da ulteriori criticità organizzative (vedi dismissione dei telefoni) e da continue colpevolizzazioni circa l’incapacità dei lavoratori e delle lavoratrici di assecondare le innovazioni, quantunque queste non risultino apportare nessun beneficio organizzativo e per le quali nessuna reale formazione sia stata prevista.

E’ inammissibile che l’Inail, Ente istituzionalmente deputato alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, assuma al suo interno un atteggiamento del tutto indifferente, quando non sprezzante, nei confronti dei propri lavoratori e delle ripercussioni future sulla loro salute psico-fisica.

In virtù di ciò e sulla base dei dati rilevati vogliamo segnalare la situazione di rischio elevato, in particolare a livello di stress lavoro correlato, per la salute dei lavoratori addetti ai VDT.

L’esposizione al rischio deriva essenzialmente da due fattori: l’inadeguatezza del software utilizzato rispetto ai compiti da effettuare; l’assenza di una formazione-addestramento adeguati per fornire ai lavoratori le conoscenze-competenze necessarie per il controllo del software rispetto alla propria attività di lavoro.

Queste carenze provocano un’esposizione dei lavoratori ad un rischio di stress elevato perché non riescono ad effettuare in modo adeguato i compiti previsti dalla loro mansione; questa situazione si ripercuote in modo grave nella relazione dei lavoratori con gli utenti e pregiudica anche la qualità di servizi fondamentali da offrire ai cittadini.

In particolare risultano violati i seguenti obblighi previsti dal Dlgs 81/08:

-   art 174 comma 1 (rischi da VDT):” il datore di lavoro, all'atto della valutazione del rischio di cui all'articolo 28, analizza i posti di lavoro con particolare riguardo: ... b) ai problemi legati...all'affaticamento fisico o mentale; c) alle condizioni ergonomiche... “

-   art. 177 (informazione e formazione): ”1. In ottemperanza a quanto previsto in via generale dall'articolo 18, comma 1, lettera l), il datore di lavoro: a) fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare per quanto riguarda: … le modalità di svolgimento dell'attività...assicura ai lavoratori una formazione adeguata...”

-   allegato 34 punto 3 (Interfaccia elaboratore/uomo):” All'atto dell'elaborazione, della scelta, dell'acquisto del software, o allorché questo venga modificato, come anche nel definire le mansioni che implicano l'utilizzazione di unità videoterminali, il datore di lavoro terrà conto dei seguenti fattori:  a) il software deve essere adeguato alla mansione da svolgere; b) il software deve essere di facile uso adeguato al livello di conoscenza e di esperienza dell'utilizzatore; c) il software deve essere strutturato in modo tale da fornire ai lavoratori indicazioni comprensibili sul corretto svolgimento dell'attività; d) i sistemi devono fornire l'informazione di un formato e ad un ritmo adeguato agli operatori; e) i principi dell'ergonomia devono essere applicati in particolare all'elaborazione dell'informazione da parte dell'uomo.

-   art 29 comma 3 (aggiornamento della valutazione dei rischi; in questo caso la valutazione del rischio da stress e da attività ai VDT):” deve essere immediatamente rielaborata... in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori…A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate”.

Si chiede di individuare rapidamente le soluzioni strutturali ed organizzative adeguate per la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici.  In caso di mancato riscontro ci vedremo costretti a rivolgerci agli Organi di vigilanza competenti in materia, riservandoci di effettuare le azioni legali necessarie per il risarcimento dei lavoratori che, in una condizione di rischio come quella descritta, dovessero subire degli ulteriori danni alla salute.

Roma, 23 gennaio 2023

Usb Inail

Esecutivo Nazionale