dalla regione Toscana:SULLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE

Firenze -

SULLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE

 

 

Il 26 maggio u.s. abbiamo inviato a tutto il personale della Toscana una lettera aperta, denunciando il sistema di valutazione individuale per la sua mancata oggettività e TRASPARENZA, in quanto rende noto il giudizio di sintesi ma, non gli altri elementi che compongono il giudizio finale. Proprio su questo punto avevamo indicato che… La mancanza di trasparenza serve a dividerci, a isolarci o peggio a metterci gli uni contro gli altri insomma a renderci sempre più deboli…

 

Si è stati facili profeti. La pubblicità delle schede di valutazione di sintesi nelle sedi della Toscana e non solo di quelle della Toscana, ha generato le più svariate reazioni, di insoddisfazione, rendendo irrespirabile il clima lavorativo con ripercussioni anche nei rapporti tra i colleghi di lavoro, anche perché gli esiti del sistema di valutazione avrà effetti sui futuri concorsi interni. In qualche sede l’insoddisfazione si è manifestata anche con affissione anonima degli elenchi con trascritto “Vergogna” . Senza soffermarsi sulle reazioni non sempre “legittime”, la vergogna non è la valutazione più o meno oggettiva del dipendente da parte del Dirigente e/o la fallibilità o l’infallibilità del giudizio del Dirigente stesso, ma l’inutilità del perpetuarsi di un tale sistema.

 

Sistema di valutazione che da parte di chi l’ha sottoscritto, è sempre definito migliorabile, ma che in realtà nelle modifiche effettuate negli anni, è stato reso sempre più oscuro e soggettivo.

 

Avevamo invitato in tutti i modi a contrastare il sistema facendo richieste di opposizione, ma molto spesso il personale è talmente sfiduciato e demotivato che non si oppone nemmeno ad un giudizio che ritiene ingiusto.

 

Da parte nostra pur non condividendo la filosofia del sistema di valutazione, riteniamo che un sistema di valutazione per essere efficace deve avere l’obiettivo di motivare le persone, per ottenere un risultato produttivo migliore.

 

Il nostro sistema sembra perseguire invece gli obiettivi opposti e ha il “pregio” di demotivare le persone, tanto che è visto come una “iattura” dagli stessi Dirigenti chiamati alla valutazione.

 

Prima ce ne liberiamo e prima potremo raggiungere gli obiettivi di benessere tra il personale coniugando anche sicuramente migliori risultati dal punto di vista produttivo. L’obiettivo finale non può che essere la totale abolizione del sistema di valutazione e non la riformabilità di qualcosa di “irriformabile”.

 

23.06.2015 Coord. Reg. Toscana INAIL USB P.I.