DALLA REGIONE PUGLIA: DELOCALIZZAZIONE PROCESSO AMIANTO

Bari -

Alla DCRU

Alla DCPOC

ROMA

e p.c. Alla Direzione Regionale INAIL

per la Puglia

Alla sede INAIL di Bari

 

Oggetto: Delocalizzazione Processo Amianto – Sede di Bari.

 

Il provvedimento di delocalizzazione del Processo Amianto e delle pratiche in portafoglio dalla Sede madre di Bari che ha sempre incluso anche quello di Altamura a quella satellite di Monopoli inserito nel quadro dell’attuazione del NMO non appare ispirato da reali esigenze organizzative come richiesto dalla DCRU con nota n°5787 del 20/06/2014 e difficilmente riconducibile ad una ratio di efficienza e funzionalità.

 

La disposizione contenuta nell’Ordine di Servizio n°2/2014 del 28/07/2014 a firma del Dr.Emanuele Ingrosso (che si allega alla presente), peraltro dirigente in pensione dal successivo 01/08/2014,contraddice di fatto l’esclusiva funzione di riferimento territoriale da sempre rappresentata dalla Sede di Bari per operatori amministrativi, tecnici ed utenti.

Il venir meno sul territorio di un interlocutore privilegiato dai soggetti istituzionali coinvolti nelle complesse dinamiche amianto, non potrà non comportare ex se disagi, inefficienze e difficoltà.

Un ragionamento di puro buon senso avrebbe potuto orientare diversamente le decisioni dirigenziali in materia di riorganizzazione e di assegnazione dei processi lavorativi per allinearli alle indicazioni ed ai prospetti predisposti dalla DCPOC, nel rispetto dei principi generali di efficienza ed efficacia.

Infatti, fino ad oggi, la gran parte del portafoglio era stato gestito dalla sede di Bari/Altamura (oltre 17.000 pratiche) e solo marginalmente dalla sede di Monopoli (appena 2000 pratiche).

La scelta di attribuire la posizione organizzativa di II livello ad un funzionario della sede di Monopoli riconoscendogli la responsabilità del sub-processo amianto sembra sfuggire ad ogni logica organizzativa e più rispondente ad altro tipo di equilibrismi. La difficoltà operativa emerge con chiarezza anche dalla nota a firma del responsabile della sede di Monopoli (che si allega) con cui si dispone l’attribuzione della sola

linea “amianto” al funzionario del processo Lavoratori (destinatario della nuova P.O. di II livello) direttamente sotto l’egida del responsabile di sede. A voler sottolineare che il nuovo carico di lavoro non debba ricadere sul processo lavoratori (evidentemente già particolarmente gravoso) della sede di Monopoli.

 

Un intervento della Direzione Regionale finalizzato a modificare l’assetto organizzativo di cui al citato O.d.S. del Dr. Ingrosso e confermato con O.d.S. n° 3/2014 a firma del Dr. Vincenzo Mazzeo, sarebbe stato necessario e dirimente rispetto alle perplessità da più parti rappresentate, al fine di ricondurre il Processo Amianto tra le attività in gestione alla Sede di Bari/Altamura.

L’utenza di Bari e Altamura appare già sconcertata e comincia a manifestare comportamenti di forte insofferenza.

Il provvedimento de quo, tra l’altro, contraddice la richiesta da tempo avanzata da professionisti e patronati intesa a rafforzare il Processo Amianto presso la Sede di Bari anche in previsione delle migliaia di pratiche ex Ipsema, Esercito ed Aeronautica che a breve si riverseranno sui carichi di lavoro.

 

Alla luce di tutto quanto evidenziato la scrivente O.S. chiede che sia rivista la decisione

adottata con ods n. 2/2014 dalla direzione della sede di Bari.

 

Distinti saluti.

 

Bari, 12 novembre 2014

 

 

Esecutivo Regionale USB Puglia

Luca Puglisi