DAL COORDINAMENTO REGIONALE LAZIO
R d B - RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE
Pubblico Impiego ADERENTE ALLA CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE (C.U.B.)
INAIL – P.le Giulio Pastore, 6 -ROMA - tel. 06/54873570/1 - fax 06/592320
COORDINAMENTO REGIONALE LAZIO
ALLA DIREZIONE CENTRALE PATRIMONIO
AL DIRETTORE DELLA SEDE DI RM LAURENTINO
E p.c. AL PRESIDENTE DELL’INAIL
AL DIRETTORE GENERALE
AL PRESIDENTE DEL C.I.V.
AL DIRETTORE REGIONALE PER IL LAZIO
Igiene e sicurezza a ROMA LAURENTINO: tanto fumo e qualche arrosto…
(i dipendenti cotti a 35° gradi..)
Quattro mesi fa, attraverso la pubblicazione di un articolo di stampa che riportava gli esiti di un’indagine commissionata dal CIV dell’Istituto, apprendevamo che l’80% delle sedi INAIL è a rischio in quanto non vengono rispettate le norme previste dal D.Lgs. 626/94. La notizia giungeva anche con un certo ritardo, visto che la relazione trasmessa dal Direttore Generale era datata 20 luglio 2005!
La salute dei lavoratori, ma non dimentichiamocelo, anche dei cittadini che per vari motivi frequentano le sedi dell’Istituto, evidentemente non fa parte della cultura di un Ente che, invece, a livello di immagine, cerca di accreditarsi un ruolo importante nella prevenzione, stipulando accordi, promuovendo convegni, intervenendo nella formazione presso Ministeri, Scuole, Associazioni…..
Si predica bene ma si razzola male…
I lavoratori della sede di Roma Laurentino se ne sono già accorti da tempo!
A febbraio denunciammo già i ritardi con i quali, a stagione ormai inoltrata, era stato reso funzionale l’impianto di riscaldamento; ora lo stesso impianto crea problemi nella stagione estiva. La manutenzione ed i necessari controlli non sono stati effettuati per tempo ed ora,
mentre le temperature esterne, in questi giorni, sfiorano i 40°, il personale e gli utenti dividono ambienti con temperature intorno ai 35°!
Anzi, qualcuno considera gli elementi dell’impianto evidentemente più utili, a questo punto, come cestino delle immondizie!.. (foto n.1).
La temperatura sembra stia creando problemi anche al sistema informatico; problemi con la LAN, causati dalle eccessive temperature negli switch di piano, si sono aggiunti, negli ultimi giorni, a quelli relativi alle linee esterne Telecom, causando disagi agli operatori e ad un’utenza sempre più insofferente alle continue disfunzioni.
La soluzione attuata, che sembra almeno aver portato beneficio e refrigerio agli switch, è stata quella di utilizzare appositi ventilatori portatili, in attesa che si provveda con opportuni impianti di ventilazione, non opportunamente considerati in fase di progettazione… (foto n.2).
Al personale, invece, non resta che venire in ufficio in costume da bagno, magari posizionando le postazioni lavorative sotto ombrelloni sugli ampi terrazzi dello stabile, se non fosse che le condizioni igieniche lascino alquanto a desiderare. Alcuni di essi, infatti, sono ricoperti di escrementi di uccelli, evidentemente sfuggiti ad opportune opere di controllo e bonifica (foto n. 3).
Ma i problemi non si fermano qui:
- nel mese aprile non si è effettuata la verifica periodica degli estintori antincendio;
- alcune porte antincendio che conducono alle uscite di sicurezza non sono perfettamente funzionanti (come emerge anche dal verbale di sopralluogo effettuato dal RSPP e dal Medico competente della sede, in data 30/5/2006);
- da anni alcuni corridoi della sede sono privi dei relativi contro-soffitti, rimossi perché instabili in alcuni punti, e mai sostituiti, con il non edificante spettacolo che si presenta quotidianamente a lavoratori e utenza (foto n.4).
Se ne potrebbero elencare altri. Un senso di frustrazione potrebbe affacciarsi in chi, come il sottoscritto, riveste anche il ruolo di RLS, e deve operare in una struttura nella quale potere di intervento e potere di spesa non sono sempre nelle stesse mani. Il Direttore della sede solo alquanto impropriamente può essere definito, dall’Amministrazione, “Datore di lavoro” ai sensi del D.Lgs. 626/94, in quanto, a differenza dei suoi colleghi di tutta Italia, non stipula e gestisce direttamente tutti i contratti relativi a lavori e manutenzione sullo stabile e sugli impianti. Una situazione che, oltretutto, porta il sottoscritto ad avere, spesso, notizie sugli interventi programmati od effettuati in maniera del tutto occasionale, alla faccia della trasparenza e degli obblighi di informazione che il D.Lgs 626/94 prevede in materia.
Forse denunciando le problematiche alla ASL competente avremmo qualche notizia certa; nel frattempo si potrebbero stimolare i necessari interventi magari invitando il personale della sede a trasferirsi presso i più freschi ed accoglienti locali della Direzione Generale..
Crediamo che tutto il personale abbia dimostrato uno spirito di sopportazione encomiabile, ma è giunta l’ora di passare ai fatti, basta con le parole!
Non è accettabile che si investano risorse dappertutto, ma per il personale di soldi non ce ne siano mai a sufficienza.
La sicurezza è un costo, i passaggi ordinamentali sono costi, le assunzioni pure, i fondi vengono contestati, ma tanto il personale fa sempre la sua parte, come qualche Dirigente scrive, quindi l’Amministrazione può continuare tranquilla….
Noi non crediamo proprio!
Roma, 23/6/2006
p/Coordinamento regionale Lazio
(Antonio Vecchio)
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