CONTRO IL TAGLIO DI 1000 EURO SUL SALDO DELL'INCENTIVO 2009
GRANDE SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PROMOSSA DALLA RDB PER PROTESTARE CONTRO IL TAGLIO DI 1000 EURO SUL SALDO DELL’INCENTIVO 2009
Sono migliaia le lettere provenienti via fax da tutta Italia per protestare e chiedere al Direttore Generale una risposta esplicita in merito alle iniziative intraprese per la restituzione dei tagli operati sui fondi 2009. Ringraziamo tutti quei lavoratori che, indipendentemente dall’appartenenza sindacale, hanno dimostrato la loro libertà di pensiero e dato un segnale di non rassegnazione.
Quello che francamente sconcerta è la mancanza di qualsiasi risposta da parte del Direttore Generale, che in tutto questo lasso di tempo non ha neanche ritenuto necessario interloquire con le OO.SS.. Chiariamo subito una questione, per rispondere anche all’indiretta ed inopportuna ironia della CGIL sulla nostra iniziativa: non stiamo chiedendo al Direttore Generale la restituzione dei soldi. Il taglio è stato determinato dal Tesoro per effetto della legge 133/2008. Ma il Direttore Generale è l’organo preposto alla gestione ed ha preso un impegno preciso di fronte ai sindacati e quindi al personale. E tale impegno va rispettato. Non abbiamo alcun problema a protestare con forza sotto il Ministero del Tesoro se questo sarà necessario: lo abbiamo già fatto e siamo pronti a rifarlo. Ma chi ha una lunga storia sindacale alle spalle dovrebbe sapere che la risposta va data innanzitutto a partire dai posti di lavoro: solo con una forte mobilitazione interna si rafforza la possibilità di ottenere risultati sul fronte esterno. Fermo restando che la mobilitazione dovrebbe essere immediata e non a posteriori quando si avverte concretamente l’effetto del taglio, perché “prevenire è meglio che curare”. E anche più facile: ma questo è un altro discorso e la responsabilità cade tutta su chi inganna i lavoratori con facili e demagogiche promesse.
Nel frattempo, mentre ancora brucia lo scotto dei 1000 Euro, l’Amministrazione continua, come se nulla fosse, la sua strada, apre e prosegue la trattativa sul premiante 2010, dove non solo ripropone la meritocrazia già sperimentata nel 2009 ( 0-80-90-100 e il 110 a scapito di tutti gli altri), non solo intensifica la produttività proponendo un obiettivo in più da raggiungere, ma conferma il taglio del 10% del salario accessorio. Il tutto mentre incombe un ulteriore taglio del 10% degli organici, previsto dal cosiddetto decreto mille proroghe. Meno soldi, più carichi di lavoro, più produttività, più discrezionalità della dirigenza, più divisione tra i lavoratori… Di fronte a questo stato di cose la RdB decide di interrompere le trattative sul premiante 2010 e proclama lo stato di agitazione del personale, invitando tutti i lavoratori a riunirsi in assemblea per discutere di quanto sta avvenendo:
· Taglio dei fondi 2009
· Tagli previsti per il 2010
· Riproposizione di una falsa meritocrazia che divide i lavoratori per poche briciole
· Rifiuto di ulteriori obiettivi di produttività
· Aumento dei carichi di lavoro e carenza di personale sempre più pesante
Rivolgiamo un appello a tutte le RSU a farsi promotrici delle assemblee ed a preparare mozioni finali su questi argomenti da inviare alla delegazione trattante. Suggeriamo di convocare le assemblee di non più di due ore, durante l’apertura degli sportelli, per avere la massima visibilità.
Se è vero che prevenire è meglio che curare, mobilitiamoci subito, chiediamo conto dei fondi 2009 e costruiamo insieme la piattaforma per il premiante 2010.
Roma, 30.4.2010
RdB P.I.
Coord.Nazionale INAIL