Cococo Inail, bene non benissimo
L’articolo 20-bis del decreto Sostegni Ter, Misure per il potenziamento delle risorse umane dell’Inail (emendamento proposto dagli Organi Inail), è stato riformulato dal Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) e prevede la proroga fino ad ottobre 2022 del personale CoCoCo e il passaggio a tempo determinato per 36 mesi dal primo novembre, propedeutico alla stabilizzazione definitiva.
La buona notizia risiede, naturalmente, nell’approvazione del MEF, che rende altamente probabile la sua approvazione in aula a fine marzo facendo, nel caso, tirare il fiato per altri 7 mesi ai nostri colleghi.
Per il momento quindi ci rallegriamo di questo primo passo in avanti in attesa che il Decreto venga convertito in legge senza stravolgimenti. Cosa niente affatto scontata.
D’altra parte, il ridimensionamento dei numeri iniziali nel bando di concorso per il passaggio a tempo determinato, 170 invece dei 217 proposti dall’Inail, e l’assenza di una valorizzazione specifica della professionalità acquisita in INAIL rendono il concorso per il passaggio a tempo determinato, che ricordiamo, per legge, è aperto all’esterno, più una scommessa che una certezza.
Sarà necessario fare in modo che i requisiti per il bando siano maggiormente rispettosi dell’esperienza acquisita in questi anni all’interno dell’Istituto in una condizione, peraltro, del tutto inedita come quella determinata dalla pandemia. In alcun modo possiamo permetterci di perdere personale formato, giovane e motivato. Sono già parecchi i professionisti che ci hanno abbandonato in nome di una maggiore stabilità mentre altri - grazie alla miopia di alcuni dirigenti in preda a delirio di onnipotenza - sono stati bocciati al concorso riservato ai medici, nonostante in due anni di lavoro a stretto contatto non ci fossimo mai accorti di tanta “incompetenza”, anzi. Non intendiamo rimanere impotenti di fronte a questo stillicidio.
USB PI INAIL
Roma, 15 marzo 2022