che fine fanno le esigenze organizzative?
DIREZIONE GENERALE:
ALLA FACCIA DELLE ESIGENZE ORGANIZZATIVE!
La settimana scorsa si è svolto presso la sede di Piazzale Pastore l'incontro per la ripartizione dei fabbisogni della Direzione Generale.
Come spesso accade una parte della documentazione relativa all'incontro è stata fornita all'ultimo momento e le tabelle della forza/organico, che costituivano proprio l’oggetto della discussione, addirittura in corso di trattativa. Un pacchetto chiuso, quindi, prendere o lasciare perchè trattativa non ce n'è proprio stata. Quello che di più salta agli occhi, andando a guardare i numeri, è il balletto dei C1 e dei B2 che lascia presupporre una mobilità di queste qualifiche all'interno delle Direzioni Centrali, anche perchè non si è preso in considerazione il recente concorso in C1.
Certo non ci possiamo scandalizzare se i colleghi di B2 e C1 dovranno spostarsi (cosa non esclusa neanche dal capo del personale), da un piano all'altro di Piazzale Pastore, ma forse la questione cambia aspetto se si considera che le Direzioni Centrali non sono tutte dislocate nello stesso stabile e che per i colleghi C3, C4 vige la regola, nell'ambito della riorganizzazione in atto, che nessuno si deve spostare dalla Sede di appartenenza!
Comunque, in questo contesto ciò che appare veramente significativo è l'esubero di ben 35 B2 presso il Centro Protesi di Vigorso di Budrio e la carenza di 11 B2 presso la DCPOC.
Per quanto riguarda il Centro Protesi, ricordiamo a tutti che soltanto qualche mese fa, nella discussione relativa al riassetto di tale struttura, l'Amministrazione si era impegnata a reperire altre risorse, richieste dalle RSU e dalle OO.SS. al tavolo nazionale, proprio per sopperire alle carenze presenti a Vigorso. Per tutta risposta l’Amministrazione cosa fa? Taglia il personale di ben 35 unità.
In netta controtendenza rispetto al centro protesi è invece la DCPOC dove, chissà perché, troviamo ben 11 carenze in B2. Un sospetto in questo caso è veramente d'obbligo, perchè con la firma dell'accordo sui fabbisogni si è sancita anche la formalizzazione della Struttura "Sede Virtuale", che non è una direzione centrale, che non è un ufficio, che non è una sede... non si capisce cosa è, ma sicuramente sappiamo che è…carente!
Quello che appare evidente è che la Direzione Generale ha acquisito una nuova struttura e con essa nuovo personale, quasi tutto in area B, che per il momento è a Roma in "assegnazione temporanea" ma considerando le carenze della DCPOC (e non solo..) a cui questa struttura fa capo si può immaginare che ben presto verranno effettuati anche dei trasferimenti, un po' per volta magari! Per non dare troppo nell'occhio...alla faccia di chi è rimasto a lavorare in sede.
E dire che sono anni che si parla di esuberi in direzione generale.
Così di virtuale non c'è rimasto proprio niente, forse soltanto i contenuti di una struttura che non si capisce a cosa serve, nella migliore delle ipotesi "duplica" i processi di supporto alle Sedi già presenti presso le Direzioni Regionali se non li appesantisce...per coordinarli. Vogliamo parlare di come è stato testato il passaggio al web! Sono stati necessari accessi presso le Sedi dei colleghi della DCSIT per ovviare ai molteplici problemi riscontrati, ed ancora adesso i lavoratori continuano a lamentarsi di mal di testa, disturbi visivi…perché le schermate sono illeggibili. Tra i colleghi c’è persino chi fa uso di lenti d’ingrandimento ma di questo non importa niente a nessuno! Non siamo certo all’INAIL!
L'importante è che "i cuccioli", ma solo quelli romani, i figli della lupa siano tornati proprio a casa e si sia creata per loro una struttura ad hoc: del resto in direzione generale si era già in una situazione di esubero, così come nelle strutture del Lazio. Che vergogna!
Dei centri satellite, una volta raggiunto lo scopo si sono già dimenticati tutti. Altro che problema organizzativo!
Da ultimo volevamo anche spendere qualche parola per il Centro Riabilitazione di Volterra. In una situazione di già grave carenza sono state distolte ben 7 risorse di C1 sanitari per aumentare i fabbisogni di Lamezia Terme, struttura che da almeno 10 anni è in “fase di apertura” e della quale non si conosce ancora la data dell'inaugurazione: un numero di fabbisogno su un pezzo di carta contro le esigenze di una struttura già in esercizio. Qualcuno forse ha scordato che anni fa furono assunti ben 10 infermieri per le esigenze di Lamezia Terme e che tale personale è tuttora "parcheggiato" presso la Sede di Catanzaro probabilmente a svolgere funzioni amministrative!
La RdB questo accordo non l’ha firmato, a differenza di chi lo ha fatto, seguendo “ordini di scuderia” o forse perché la carenza dei C4 o dei C3 è un buon contentino per accettare tutto il resto.
Roma, 12 febbraio 2008
RdB CUB INAIL
Coordinamento nazionale P.I.
Miconi Isa