ASSEMBLEA NAZIONALE MANSIONSIMO AREE A e B

Roma -

Da alcuni mesi le lavoratrici ed i lavoratori dell’INAIL hanno posto all’amministrazione una richiesta di chiarimento sulle attività di competenza proprie del profilo professionale delle rispettive aree A e B dell’attuale sistema di classificazione del personale.

La dirigenza a cui era stata rivolta questa semplice richiesta non ha avuto, nella quasi totalità, neanche la sensibilità di far pervenire una risposta o si è dichiarata incompetente, rinviando la materia alle decisioni della DCRU, che a sua volta non ha fatto seguire alcuna comunicazione.

Eppure, lo svolgimento di mansioni superiori è sotto gli occhi di tutti.

Senza lo sfruttamento ed il sacrificio di lavoratrici e lavoratori l’amministrazione non sarebbe in grado di garantire tempestivamente e qualitativamente le prestazioni istituzionali, visto il prolungato blocco delle assunzioni che ha ridotto la forza e imposto l’affidamento di compiti ed attività al personale senza alcuna distinzione di inquadramento professionale e di funzione.

In questi giorni è ripresa in sede ARAN la discussione sulla modifica dell’attuale sistema di classificazione (ordinamento professionale), sulla base di un documento predisposto dall’ARAN come ipotesi di lavoro, che si limita ad una descrizione delle criticità conseguenti alla necessità di armonizzare i differenti sistemi di classificazione presenti all’interno del comparto delle Funzioni Centrali.

Un documento che conferma il modello di articolazione in tre aree con la massima flessibilità interna e che pone come elementi dinamici le progressioni economiche e le posizioni organizzative.

Nulla sul blocco ultra decennale degli sviluppi verticali di carriera e sul suo superamento.

La novità di queste ore è la piattaforma di CGIL, CISL, UIL sul rinnovo del CCNL 2019/2021 che finalmente fa chiarezza sulla loro proposta rispetto al Nuovo Ordinamento Professionale, confermando l’ipotesi circolata informalmente, che USB aveva definito MANSIONISMO ALLUNGATO (vedi volantino USB 17 settembre).

Mantenimento delle tre aree (Area Operativa AO dove dovrebbero trovare collocazione i lavoratori dell’area A e dell’area B – Area Funzionale AF che accoglierà l’attuale area C – Area Professionisti e/o Alta Professionalità AP) con un’articolazione interna in ciascuna area di 8 posizioni di sviluppo economico ed una posizione di ingresso, con accesso tramite concorso esterno alla posizione 0.

 

Niente di nuovo sotto il sole, ancora una volta un mansionismo ma allungato fino a nove posizioni per area di cui non si comprendere la necessità funzionale, rispetto all’urgenza di semplificare il sistema, con l’assurdità di prevedere per l’ultima posizione dell’Area Operativa AO8 un trattamento economico superiore alla posizione AF4 dell’area Funzionale.

Trattamento economico superiore che verrebbe mantenuto, nel caso di passaggio con concorso esterno alla prima posizione AF0, ma sottoposto al riassorbimento, ovvero il successivo azzeramento di qualsiasi altro aumento economico, compresi i futuri aumenti contrattuali ed i passaggi economici.

Lasciamo ai colleghi la valutazione su tale proposta, sottolineando che sia nel documento ARAN sia nella Piattaforma di CGIL,CISL,UIL non si fa cenno a come superare il blocco delle progressioni verticali che rappresenta il vero problema del mansionismo.

Inoltre dal documento a firma CGIL, CISL, UIL, non è dato sapere quale saranno le modalità con cui i lavoratori dell’area A saranno inquadrati nell’area Operativa, come altrettanto pasticciata sembra l’area in cui troverebbero collocazione sia i Professionisti sia le Alte Professionalità, senza tuttavia fare alcun cenno alle risorse del Fondo Incentivante di tutti utilizzate per finanziare le alte professionalità, oltre che le posizioni organizzative.

L’individuazione dell’area dei professionisti AP introduce inoltre una particolarità, ovvero quella di risultare “un’area distinta e non sovraordinata alle altre AO e AF”, chiarendo indirettamente che le aree previste ed imposte dal D.lgs 165/2001 non debbono necessariamente essere sovraordinate tra loro, ma distinguersi soltanto per contenuti professionali.

Una caratteristica che conferma la praticabilità della proposta delle tre aree (Area unica - Area dei profili specialistici -Area dei professionisti) individuate dalla USB come aree non sovraordinate tra loro nel rispetto di quanto previsto dalla norma.

La USB non intende fare nessun passo indietro rispetto alla propria proposta di Area Unica ed invita le lavoratici ed i lavoratori delle aree A e B a confrontarsi in un’assemblea nazionale, che si terrà presso la Direzione Generale a Roma, dedicata alle proposte di modifica dell’attuale Ordinamento Professionale, che rappresenti anche un momento di raccordo fra le numerosissime iniziative di lotta proposte e messe in atto in questi ultimi mesi da lavoratici e lavoratori di molte sedi del territorio nazionale, per ottenere chiarezza rispetto ai compiti del proprio inquadramento professionale.

 

 

Torniamo a ribadire che non ci sono ostacoli di natura legislativa che impediscano l’approvazione dell’Area Unica e che già in passato si è proceduto a rimuovere le posizioni giuridiche intermedie (A2-B2- C3- C4) trasformandole in posizioni di sviluppo economico, evitando l’obbligo al concorso esterno per accedere a tali posizioni.

Anche nel documento dell’ARAN si rileva che “(..) con l’ultima revisione del sistema classificatorio (CCNL 2006/2009) sono state eliminate le posizioni giuridiche interne all’area “ a cui si accedeva con concorso esterno.

A seguito di quell’intervento sono rimaste come posizioni giuridiche solo B1 e C1 che con l’adozione dell’Area Unica diventerebbero anch’esse di sviluppo economico, aggirando così tutti vincoli che hanno bloccato le carriere di migliaia di lavoratori e dato luogo al vergognoso sfruttamento del mansionismo.

Per discute delle varie proposte presentate in sede ARAN, per chiedere con fermezza il chiarimento sulle mansioni proprie delle aree A e B rispetto a quanto previsto nei CCNL, la USB convoca per il giorno 22 novembre un’ assemblea in Direzione Generale a Roma per l’intera giornata, ricordando che l’unica battaglia che si è sicuri di perdere è quella che non viene combattuta, invitando tutti a partecipare in massa, abbandonando almeno per una volta l’atteggiamento rinunciatario che troppo spesso si associa alla convinzione che non c’è modo di cambiare, convinti che solo una fortissima mobilitazione può portare ad una soluzione vera del problema.

 

PARTECIPIAMO IN MASSA

ASSEMBLEA NAZIONALE MANSIONISMO AREE A E B

22 NOVEMBRE INTERA GIORNATA

 

UN NUOVO ORDINAMENTO PROFESSIONALE CONDIZIONERA’ IL FUTURO PER I PROSSIMI 20 ANNI.

 

 

Roma 7 novembre 2019 USB P.I. INAIL