ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE LAVORATRICI E LAVORATORI A e B INAIL VOGLIAMO UN CAMBIO DI PASSO
Il 22 novembre si è tenuta a Roma l’assemblea nazionale delle lavoratrici e lavoratori delle aree A e B provenienti da diverse regioni e sedi del territorio, organizzata dalla USB per affrontare il problema del mansionismo e la mancanza di chiarezza sui compiti propri dei rispettivi inquadramenti previsti dai CCNL.
Gli interventi hanno sottolineato come l’emanazione del bando di concorso INAIL/RIPAM per 635 posizioni abbia scoperchiato la pentola del fenomeno del mansionismo all’interno della nostra Amministrazione: un bando non solo destinato ai soli laureati e per pochi posti a disposizione ma che tra l’altro, obbliga anche il personale interno , ad una preselezione di accesso al concorso su materie senza alcuna attinenza ai compiti ed alle funzioni istituzionali, senza alcun riconoscimento della competenza e professionalità acquisita e dell’impegno garantito giornalmente nell’erogazione dei servizi all’utenza, oltre che nel raggiungimento degli obiettivi.
Dalla discussione è emerso in modo ancora più chiaro quanto già evidenziato nei documenti approvati nelle varie assemblee di posto di lavoro sulle funzioni svolte superiori all’inquadramento contrattuale, così come è emersa la condivisione delle iniziative assunte sull’autolimitazione allo svolgimento delle attività della propria qualifica e sulla richiesta di attribuzione formale dei compiti attraverso la predisposizione di funzionigrammi da parte della Dirigenza.
E stata inoltre illustrata la richiesta che USB sta facendo al tavolo Aran di non finanziare più con le risorse del Fondo le posizioni fisse e quelle organizzative: questo permetterebbe di avere a disposizione maggiori risorse agevolando i passaggi interni.
All’assemblea hanno partecipato anche alcuni colleghi di area A e B dell’INPS che hanno rappresentato come anche nell’INPS sia presente lo stesso problema del mansionismo ed hanno posto l’accento sulla necessità di costituire una rete tra le varie iniziative sia interna all’Inail, sia in relazione con altre realtà analoghe nei vari Enti delle Funzioni Centrali, primo tra tutti l’Inps, nella consapevolezza che solo con il prossimo CCNL si potranno creare le condizioni per sanare definitivamente lo sfruttamento del mansionismo attraverso il superamento delle barriere giuridiche e politiche introdotte con l’ingessamento in tre aree dell’Ordinamento Professionale.
I lavori dell’assemblea sono continuati mentre una delegazione è stata ricevuta dal Direttore Centrale DCRU dr. Mazzetti al quale, oltre al problema della mancanza degli ordini di servizio, è stato chiesto un forte impegno verso l’Aran, dove si sta discutendo del nuovo Ordinamento Professionale, ben sapendo che è solo in quella sede che si potrà raggiungere il superamento del mansionismo.
Le lavoratrici e i lavoratori, della delegazione rappresentativa del territorio, hanno sottolineato come la dignità dei lavoratori e lo spirito di servizio costantemente dimostrati siano stati duramente messi alla prova da una situazione che vede da anni i mansionisti non retribuiti equamente e non valorizzati professionalmente.
Il dr. Mazzetti, ascoltati con molto interesse i diversi interventi, ha precisato che – stante l’attuale processo lavorativo adottato in Inail–è impossibile definire un’attività lavorativa differente per il lavoratore A, per quello B e per il C. In altre parole, l’Amministrazione riconosce che, a fronte di una platea di lavoratori diversi, in Inail l’attività lavorativa è unica ed è impossibile “spezzettarla” in tante parti, come di fatto prevedeva la declaratoria delle mansioni oramai vecchia di 20 anni…
Inoltre il Dr. Mazzetti ha comunicato che l’Inail sta costantemente fornendo all’Aran il proprio contributo alla predisposizione di una proposta che superi gli attuali limiti dell’ordinamento professionale: un ordinamento professionale che fissi i principi generali “alti” ma che, vista la varietà estrema di situazioni presenti, consenta ad ogni amministrazione una gestione più appropriata e specifica delle assunzioni e dei passaggi tra le aree, consentendo una gestione autonoma delle risorse disponibili a ciascun Ente.
Infine ha più volte ribadito che l’Istituto si è mosso sempre nell’ambito delle regole vigenti cercando di sfruttare ogni occasione propizia e pertanto ha confermato l’attivazione della procedura interna prevista dal d.l. Madia nel 2020 per 90 passaggi da B a C, ed ha specificato che il concorso INAIL/RIPAM era una occasione da non perdere per ridurre la carenza di personale.
L’assemblea ha concluso i lavori condividendo la piattaforma della USB di modifica dell’Ordinamento Professionale con la costituzione dell’AREA UNICA e l’individuazione di tre aree non necessariamente sovraordinate, nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs.165/2001: AREA UNICA, AREA DELLE ATTIVITA’ SPECIALISTICHE, AREA DEI PROFESSIONISTI, ritenendo tale ipotesi quella più funzionale al superamento del mansionismo ed al riconoscimento della possibilità di sviluppo di carriera fondata sul riconoscimento della professionalità e della competenze raggiunte.
L’assemblea ha infine concordato di mettere in campo iniziative volte al coinvolgimento di tutti i colleghi INAIL delle aree A e B per il riconoscimento formale delle mansioni svolte invitando tutti i colleghi ad unirsi alle iniziative di lotta che si renderanno necessarie per vedersi finalmente riconoscere i diritti economici e giuridici relativi all’effettivo lavoro svolto, insieme a pari opportunità di carriera.
ROMA 26 novembre 2019 USB P.I. NAIL