ANDARE AVANTI FACENDO SCELTE PRECISE
Fatto il concorso… andiamo avanti!
Ci sono momenti in cui bisogna fare delle scelte precise: continuare ad ignorare la realtà che ci circonda e il malessere del personale, equivale ad assumersi totalmente la responsabilità delle scelte non fatte. E‘ passata ormai una settimana dalla prova concorsuale per C1. Nonostante i toni apocalittici di chi annunciava deportazioni di massa in quel di Castelnuovo di Porto, il concorso si è svolto regolarmente e senza intoppi. Forse possiamo iniziare a pensare veramente di aver girato un’altra pagina di questa assurda ed infinita telenovela che riguarda il passaggio dall’Area B all’Area C. Adesso però, fedeli agli impegni presi con il personale durante le assemblee, è arrivato il momento di fare delle scelte, a partire dalle modalità di distribuzione del fondo sul salario accessorio. Nel corso dell’ultimo incontro con la delegazione trattante abbiamo ancora una volta sottolineato l’esigenza di trovare soluzione a quella che a nostra avviso è diventata una priorità non più rinviabile: una volta stilata la graduatoria (settembre? ottobre?), ottenuta l’autorizzazione all’assunzione da parte della Funzione Pubblica i colleghi vincitori del concorso verranno inquadrati in C1. E’ demagogico asserire che non uno di questi colleghi cambierà lavoro e che non si produrrà alcun mutamento organizzativo nelle strutture in cui operano? Tutti resteranno a fare esattamente le stesse cose di prima, effetto perverso del mansionismo. Ma quando diciamo tutti, intendiamo proprio tutti, anche coloro i quali non beneficeranno del passaggio, solo ed esclusivamente a causa degli effetti della determinazione dei fabbisogni. In sostanza, per chiamare le cose con il loro vero nome, a causa della mancanza di posti attribuibili a funzioni già svolte!
Questi colleghi, e non ci azzardiamo oggi a fare previsioni di numeri, hanno diritto ad avere una risposta concreta tangibile, che non deve rappresentare sicuramente il surrogato al passaggio, ma esprimere la volontà dell’Amministrazione e delle Organizzazioni Sindacali di mantenere alto l’interesse al problema fino alla soluzione complessiva. Proprio in quest’ottica la RdB ha richiesto all’Amministrazione l’inquadramento nella posizione di sviluppo economico di tutti i lavoratori precari, immediatamente dopo la stabilizzazione definitiva del loro rapporto di lavoro.
Questo significa per noi fare delle scelte : utilizzare al meglio e secondo necessità le risorse a disposizione. E‘ arrivato il momento di delineare un’inversione di tendenza nelle scelte di politica del personale, perché in alcune particolari fasi accontentare demagogicamente tutti equivale a mortificare chi ha più diritti e più necessità: non è sempre scontato che facendo il sindacato di tutti, dal Dirigente Generale all’A1, si faccia del buon sindacato.
Allora sediamoci intorno ad un tavolo e discutiamo, senza scandalizzarci troppo se chi ha già abbondantemente avuto in passato, a questo giro sta fermo un turno.
Roma, 16 luglio 2007 RdB-Cub INAIL – Coord.Naz.P.I.
Daniela Mencarelli