3-I, USB: il programma c’è ma va rivisto, l’unica certezza è lo smantellamento

Nazionale -

Ancora una volta, anche se l’ordine del giorno della convocazione delle OO.SS. predisposto dall’amministrazione per la riunione del 17 novembre riportava come temi di confronto il modello sanitario, i fabbisogni del personale e aggiornamento “costituzione 3I S.p.A.”, è stato quest’ultimo argomento ad occupare tutta la discussione tra i Vertici dell’Istituto, Presidente, Consigliere di Amministrazione, Direttore Generale e le OO.SS.

Solo nell’introduzione del Direttore Generale c’è stato un breve accenno al futuro modello sanitario e alla volontà dell’amministrazione di rilanciare l’attuale sistema ridefinendone i rapporti con il S.S.N.

Affermazione che sarà necessario approfondire e chiarire viste anche le iniziali dichiarazioni fatte dal Direttore, in precedenti incontri, sulla volontà di tagliare i cosiddetti rami secchi, che abbiamo ricordato nel nostro intervento.

La trattazione dell’argomento  è stata rinviata subito dopo l’8 dicembre, ed in quella occasione speriamo di capire fino in fondo quale sarà il nuovo modello sanitario.

Come detto la discussione si è focalizzata sullo stato di attuazione del progetto S.p.a.”3I” su cui è stato fornito ed illustrato un documento che tuttavia, a detta della stessa amministrazione, ha bisogno di essere ridefinito, soprattutto rispetto alle intenzioni del nuovo governo, il necessario riequilibrio fra gli impegni assunti anche dall’INPS e dall’ISTAT ed una qualificata presenza della dirigenza INAIL nella nuova Società in funzione di raccordo e controllo.

Una sorta di rallentamento che tuttavia troverà un punto di caduta il 23 novembre, salvo slittamenti al momento non prevedibili, con l’ufficialità della firma dell’atto costitutivo della società presso uno studio notarile.

Per quanto ci riguarda, anche da quanto emerge dal documento fornito alle OO.SS., si conferma la privatizzazione o esternalizzazione dell’attività informatica dei tre Enti, con il “conferimento” alla costituenda società di software, server, storage, apparati di rete, beni immobili ed altro, per un valore di oltre 35 Mln da parte dell’INAIL, oltre ad una previsione minima di assegnazione di circa 180 professionalità informatiche necessarie a sostenere la funzionalità delle procedure trasferite.

Uno smantellamento in piena regola che solo l’amministrazione e qualche organizzazione sindacale si rifiutano di non ritenere tale, attardandosi sul “cosa resta”.

Privatizzazione che la USB ha invece contrastato fin dall’inizio ed ha continuato a contrastare con l’ulteriore iniziativa di lotta messa in atto sotto il ministero del lavoro proprio mentre si svolgeva l’incontro.

Ci auguriamo veramente di non essere ancora una volta facili profeti sull’esito di tale operazione, come ad esempio lo fummo con quella che portò alla perdita dell’attività ispettiva, ma le premesse ci sembra ci siano tutte, ed anche se il 23 ci sarà firma della costituzione della società “3I” continueremo a dare battaglia per la difesa della funzionalità e della organizzazione dell’Istituto e per la tutela del suo personale.

USB P.I. INAIL