10 FEBBRAIO 2009 COONSULTAZIONE SUL CONTRATTO DEL PARASTATO
RINNOVO BIENNIO (TRIENNIO) ECONOMICO 2008/2009/2010
TRATTAMENTO ECONOMICO
AUMENTI DELLA RETRIBUZIONE
Prima di entrare nel merito di quanto è stato sottoscritto in sede ARAN nella convocazione del 23 dicembre per il rinnovo del biennio economico 2008/2009, è bene chiarire che le ipotesi discusse sono due, una strettamente attinente al biennio (triennio) economico 2008/2009/2010, ed un’altra relativa alle cosiddette “code” del precedente biennio 2006/2007, separata e distinta dall’altra. Mentre la prima è stata sottoscritta, come vedremo, solo da Cisl e Uil, la seconda è stata sottoscritta da tutte e cinque le OO.SS rappresentative del comparto, compresa la RdB.
Con il precedente biennio 2006/2007, firmato il 1° ottobre 2007, si stabiliva infatti che le risorse finanziarie allora disponibili da destinare al contratto non erano sufficienti e si rinviava all’approvazione della Legge Finanziaria 2008 il reperimento di ulteriori stanziamenti aggiuntivi da destinare, per la gran parte, ai Fondi Incentivanti (Art.38).
Con la firma dell’ipotesi sulle cosiddette “code” si disciplina l’utilizzo di questi stanziamenti aggiuntivi, dividendo le risorse in due quote:
· una parte, determinata nel suo ammontare complessivo prendendo a riferimento la cifra di 181 euro pro capite da moltiplicare per il numero dei dipendenti in servizio al 31 dicembre 2005, viene destinata ad incrementare le risorse dei Fondi Incentivanti solo per il 2007. Essendo ormai chiusi contabilmente tutti i fondi del 2007 si procederà con il riconoscimento di una sorta di UNA TANTUM;
· un’altra parte, calcolata prendendo a riferimento lo 0,36% del monte salari 2005 (lo 0,55% per gli enti che, a differenza di Inps, Inpdap ed Inail, non sono destinatari della Legge 88/89), verrà invece destinata ai Fondi Incentivanti, con decorrenza 31 dicembre 2007, per finanziare, destinando a questo scopo il 50% delle risorse, l’avvio del sistema di valutazione affidato all’utenza ed alla dirigenza (Art.25).
Dobbiamo fare a questo punto una riflessione: mentre per l’intero anno 2008 è stata riconosciuta ai lavoratori del comparto solo la vacanza contrattuale pari ad un valore medio lordo di 9,93 euro mensili, le risorse sopra descritte, recuperate con l’approvazione della Legge Finanziaria 2008, sono state destinate in gran parte ad incrementare i Fondi Incentivanti e non la retribuzione base, vincolando inoltre la loro destinazione all’introduzione di un sistema di valutazione.
Trova quindi conferma, ancora una volta, la logica perversa, più volte richiamata nei documenti di CGIL, CISL, UIL, a partire dal Memorandum, che non devono crescere le retribuzioni reali, ma quelle soggette a vari gradi di discrezionalità ed insicurezza che qualsiasi sistema di valutazione comporta, fino a consentire, nel peggiore dei casi, l’intervento di un ministro che, con un tratto di penna, cancella del tutto le risorse del trattamento accessorio, come è avvenuto con il decreto 112/2008 e la sua trasformazione nella L. 133/2008.
L’altra ipotesi, relativa al Biennio 2008/2009, firmata solo da CISL e UIL, rappresenta invece il vero e proprio rinnovo del biennio (triennio) economico 2008/2009/2010. La RdB ha definito del tutto illegittimo tale accordo in quanto, grazie al parere espresso ad hoc dal Consiglio di Stato, intervenuto ad interpretare le norme stabilite nella L. 165/2001, CISL e UIL, pur essendo in minoranza, riescono a raggiungere quel 51% della rappresentatività richiesto per considerare valido l’accordo sottoposto ad approvazione.
Rinviando tale argomento ad un apposito capitolo, cerchiamo di capire ora la parte relativa al trattamento economico.
Dalle tabelle A) e D) allegate all’accordo risulta chiaro che è intervenuto uno slittamento e che il biennio economico trascina i suoi effetti fino al 2010, realizzando in concreto la triennalizzazione del contratto dei dipendenti pubblici, anticipando l'accordo siglato tra Cisl, Uil, Ugl, Governo e Confindustria il 22 gennaio scorso.
In merito all’incremento economico, per il 2008 si riconosce soltanto l’indennità di vacanza contrattuale, che decorre da aprile e che, su base annua, corrisponde ad una media mensile che va dagli 11,01 euro della posizione economica C5 ai 6,67 euro della posizione A1. Lordi.
Ammettendo come valore medio quello relativo alla posizione C1, il rinnovo contrattuale prevede di riconoscere per tutto il 2008 soltanto l’elemosina di 120 Euro lordi annui pari allo 0,6% della retribuzione tabellare, a fronte di un’inflazione 2008 calcolata dall’Istat al 3,3%. Questi soldi sono stati già pagati ai lavoratori del comparto, nel mese di dicembre, a seguito dell'intervento di Brunetta nel decreto taglia crisi.
L’aumento a regime scatta dal 1° gennaio 2009 per un importo medio lordo mensile di 75 Euro, a cui vanno aggiunti 10 Euro lordi mensili di indennità di ente, corrispondenti ad una percentuale complessiva del 3,2%.
La previsione di un aumento economico anche per il 2010, seppure limitato alla sola vacanza contrattuale, allunga nei fatti di un anno la validità del contratto, realizzando un nuovo modello contrattuale di durata triennale. L’indennità di vacanza contrattuale decorrerà da aprile 2010 per un importo medio mensile lordo, calcolato su base annua, di circa 10 euro.
L’ultima parte relativa agli aumenti contrattuali è quella relativa all’indennità di Ente, che verrà incrementata dal 1° gennaio 2009 per importi che variano a seconda delle aree di lavoro: Area A 6,50 euro mensili lordi; Area B 8,78 euro; Area C 10,40 euro.
Ricapitoliamo. Si attua la triennalizzazione del contratto:
2008 Vacanza contrattuale 120 euro annui
2009 Incremento mensile tabellare 69,59 euro mensili compreso il 2008 per un C1
2009 Incremento Indennità di Ente 10,00 euro mensili
2010 Vacanza contrattuale 114 euro annui
Tutti valori lordi. Alla fine dei tre anni un lavoratore C1 avrà ottenuto un aumento complessivo lordo mensile di circa 95 euro, tra vacanza contrattuale, tabellare ed indennità di ente. Neanche cento euro in tre anni di contratto!!! Se poi dividiamo l’incremento complessivo a regime nei tre anni, avremo una media mensile di 32 euro lordi (al netto poco più di 20 euro).
RECUPERO TAGLI FONDI INCENTIVANTI
In attuazione del Protocollo con il Governo firmato solo da CISL e UIL il 30 Ottobre 2008, il rinnovo del Contratto (Biennio, o meglio triennio Economico 2008/2009/2010), firmato in sede ARAN sempre solo da CISL e UIL il 23 Dicembre, sembra disporre con l’Art.7 il recupero dei tagli intervenuti con la L.133 del 2008.
Secondo quanto ampiamente dichiarato dai firmatari, tale articolo darebbe soluzione al problema dei tagli sui fondi incentivanti, mentre è bene leggere con attenzione quanto scritto nei due commi dell’Art.7, di seguito riportati, per comprendere che niente è stato modificato rispetto alle norme già contenute nella legge 133 (decreto legge 112) e nel testo della finanziaria 2009:
· Il recupero entro il 30 Giugno 2009 delle risorse derivanti dai tagli dei fondi di ente di cui all’art. 67 comma 5, con le modalità previste all’Art. 61 comma 17 della L. 133 del 2008.
· “il recupero delle risorse di cui all’Art.67, commi 2 e 3 del D.L. 112 convertito in L.133, (..) anche utilizzando i risparmi aggiuntivi previsti dal comma 34 dell’art.2 del disegno di legge Finanziaria per il 2009 (..) che possono essere destinate al finanziamento della contrattazione integrativa a seguito di verifica semestrale effettuata dal ministro della Pubblica Amministrazione ai sensi dell’art.2 com 33 del medesimo disegno di legge. Le risorse di cui al citato articolo 67 saranno erogate integralmente secondo le modalità e le decorrenze previste dalle richiamate leggi speciali.
Dal testo risulta evidente che, sia il recupero del taglio del 10% sulle risorse dei fondi già bloccati ai valori del 2004 a cui si riferisce il primo comma, sia il recupero delle risorse tagliate con la disapplicazione delle cosiddette leggi speciali (art.18 L.88/89) a cui si riferisce il secondo comma, avverranno solo con il conseguimento di risparmi di spesa aggiuntivi a quelli stabiliti dalla L.133 per le pubbliche amministrazioni, verificati a cadenza semestrale (giugno 2009), così come prevede l’art.2 com.33 della legge Finanziaria 2009 a cui si rimanda.
Questo significa che, per quanto attiene alla restituzione della quota del 10%, le Pubbliche Amministrazioni dovranno prima rispettare i limiti inderogabili di spesa previsti all’Art. 61 della L.133, effettuando severi tagli nei propri bilanci, e solo al raggiungimento di un ulteriore eventuale risparmio, detta somma aggiuntiva potrà essere destinata a finanziare la contrattazione integrativa, cosi come previsto sempre dall’art.61 com. 17 richiamato nel testo del rinnovo del biennio economico.
Le somme provenienti dalle predette riduzioni di spesa, confluiranno in un apposito fondo, stabilito in 200.000.0000 di euro ed incrementato con le somme riassegnate, la cui destinazione principale sarà quella relativa al finanziamento dei provvedimenti attinenti gli interventi del Governo sulla sicurezza; solo la quota rimanente dovrebbe reintegrare i tagli del 10% dei fondi incentivanti di tutte le Pubbliche Amministrazioni, tra le quali gli Enti del Parastato
Per quanto riguarda le modalità e le quantità della restituzione delle risorse relative al taglio conseguente la disapplicazione delle leggi speciali, l’art.7 del rinnovo del biennio economico rinvia ai commi 33 e 34 dell’art.2 delle legge finanziaria, che prevedono l’eventualità di recuperare le risorse tagliate attraverso ulteriori risparmi conseguiti con la riorganizzazione dei processi amministrativi e la riduzione dei costi di funzionamento delle amministrazioni interessate (art.34).
Le modalità, nonché i limiti percentuali della restituzione, verranno stabiliti dal ministro con proprio decreto, sempre a seguito di verifica semestrale (com.33 Legge Finanziaria).
Da sottolineare che l’ammontare degli importi tagliati all’INPS ed all’INPDAP solo con la disapplicazione dell’Art.18 della L.88/89 sono rispettivamente di 144 milioni di euro e di 41 milioni di euro.
· In conclusione, sia l’accordo del 30 ottobre 2008, sia il rinnovo del biennio (triennio) economico del 23 Dicembre 2008/2009/2010, firmati solo da CISL e UIL, non innovano nulla rispetto alla L.133/2008 (già decreto 112) ed alla legge finanziaria 2009, e contrariamente a quanto in più occasioni sbandierato come un successo, l’eventuale restituzione delle risorse sottratte ai fondi incentivanti assume un carattere del tutto aleatorio, per le difficoltà di individuazione da parte delle singole Amministrazioni dei risparmi aggiuntivi, rispetto ai saldi di bilancio.
In aggiunta, l’eventuale restituzione viene condizionata da tre limiti:
- Decorrenza della restituzione al 30 Giugno 2009
- Limiti percentuali di restituzione stabiliti dal Ministro
- Modalità di restituzione sempre stabilite con decreto del Ministro.
Grazie a CISL e UIL, i lavoratori del Comparto Parastato dovranno quindi far fronte ad una produttività fissata dalle Amministrazioni già nel 2008 per il 2009, senza avere la certezza, fino a giugno 2009, di recuperare tutto o parte del trattamento accessorio oggi sottratto, sottostando all’eventualità che le modalità stabilite dal Ministro potrebbero alla fine riguardare solo una parte dei lavoratori, anche se la produzione richiesta sia stata comunque garantita.
Pur essendo un contratto di natura economica l’ipotesi di accordo riprende, rendendoli più evidenti, alcuni contenuti del Memorandum, sottoscritto, ad eccezione della RdB, da tutte le altre Organizzazioni Sindacali, contenuti già inseriti nella parte normativa del quadriennio contrattuale di comparto 2006-2009.
In particolare, oltre a riproporre la “filosofia” della gestione orientata al risultato (art.2 comma 2), che nel Parastato è una realtà ormai da anni, con la previsione di fasi intermedie e finali di verifica del risultato raggiunto (art.2 comma 7), l’ipotesi prevede:
· Il miglioramento delle prestazioni individuali e collettive cui legare la corresponsione della produttività;
· L’ampliamento degli orari di apertura al pubblico e la riduzione dei tempi di attesa, oltre che dei tempi di svolgimento delle attività;
· Il miglioramento qualitativo dei rapporti con l’utenza (art.2 comma 4).
Il giorno 10 Febbraio la RdB sottoporrà il testo del Biennio ( triennio) economico 2008/2009/2010 ai lavoratori del Parastato con una consultazione generalizzata, che si svolgerà su tutti i posti di lavoro, chiedendo ai lavoratori di esprimersi rispetto a quanto sottoscritto da CISL e UIL, per riaffermare la democrazia e chiamare i lavoratori alla partecipazione, considerando questa consultazione come un nuovo momento di mobilitazione, all’interno di quel percorso di lotte promosso dalla RdB a partire da giugno 2008 contro il Decreto112, la sua trasformazione in L.133/2008 e contro la manovra economica del Governo.
Facciamo uno sforzo per dare vita il 10 febbraio ad una giornata di grande mobilitazione, rappresentando la protesta con le forme che riterrete più opportune (cartelli – striscioni – comunicati stampa) portando all’esterno le ragioni di un’opposizione allo svilimento dei contratti dei lavoratori pubblici, all’attacco alla democrazia sindacale, al reiterato tentativo di smantellare la pubblica amministrazione e lo stato sociale.
RdB CUB P.I. Paras