UNA MEDIA...ZIONE DA PERACOTTARI!

Roma -

UNA MEDIAZIONE DA PERACOTTARI, COSI’ DICIAMO A ROMA.

E’ finita così la vicenda dei coefficienti di merito: Cgil, Cisl, Uil e Cisal  hanno   firmato un accordo in cui lo 0, 90 si trasforma in 0, 95 e l’1,10 si trasforma in 1,05. La scelta è stata motivata dalla mancanza dei fondi, anche se al tavolo, oggi, tutti sostenevano che si sapeva già da luglio che  sarebbe andata  a finire così, con la decurtazione. Ma se si sapeva, perché a luglio i coefficienti  sono stati fissati  in 1,10 1,00 0,90, 0,80 0? Perché si faceva finta di non sapere e si doveva giustificare al personale una scelta non troppo popolare.  Oggi che si sa e non si può più far finta di  non sapere, allora si modificano i coefficienti. Incredibile, ma vero!Incredibile ma vera, la capacità di alcune sigle sindacali di mistificare la realtà!

Incredibile  ma vero, oggi si sostiene che c’è molta confusione tra i lavoratori che non riescono più a capire cosa sta accadendo. Allora siccome c’è tanta confusione,  non si sceglie con coraggio  la strada della coerenza, sostenendo le tesi sostenute a luglio, quando si sapeva, facendo finta di non sapere, né si dà ragione all’Amministrazione, applicando l’1,00 a tutti. No, si sceglie una terza strada, quella della differenziazione, sì, ma non troppo, ritoccando i coefficienti di uno 0,5 in più o in meno.  Ma che cambia?  E che ne pensano i lavoratori?

Eppure non ci voleva tanto a dimostrare la coerenza  dal momento che tutti sono convinti della meritocrazia, al punto tale che qualcuno sostiene che  quello di quest’ anno è stato solo un esercizio per l’applicazione della Brunetta, anzi l’unico modo per  contrastarne  l’applicazione! Perché qualcuno è davvero convinto di poter contrastare le famigerate fasce attraverso l’applicazione di questi mezzucci?

C’è una grande  confusione, è vero, ma c’è chi contribuisce a crearla, facendo finta di non vedere i risultati del territorio, facendo finta di non capire il malcontento che si è creato tra il personale, facendo credere cose che non esistono.

Nessuno chieda conto dei  provvedimenti adeguatamente motivati del Dirigente nell’attribuzione della diversificazione, così come previsto dall’accordo del 16 luglio 2009: con il suo solito savoir faire il dott. Antola ha spiegato che “sono cavoli dell’Amministrazione”. E nessuna Organizzazione Sindacale ha replicato. Non ci stupiamo.

C’è veramente tanta confusione: soprattutto non si capisce più chi  sta dalla parte del personale. Forse l’Amministrazione che ha preso l’impegno di ricercare una soluzione per il reintegro dei fondi.  E meno male che l’ha preso l’Amministrazione e non la Cisl, altrimenti, addio per sempre ai nostri soldi!

 

Roma 22 febbraio 2010

RdB-INAIL

Coord. Naz. P.I.