Inail: ops, m'e' scivolata la riduzione!

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In occasione dell’informativa sull’avvio della sperimentazione dello smart working la USB aveva espresso qualche perplessità sull’urgenza della sua necessità, anche in ragione della situazione di difficoltà delle procedure informatiche con cui i lavoratori operano giornalmente, che per la USB rappresenta la vera priorità d’intervento. Perplessità che sono diventate certezze dopo la nota della DCRA sull’auto liquidazione 2017/2018. Correzione rata premio 2018 (..).
Ci sarebbe da restare sbigottiti, ma la difficoltà della situazione operativa è tale che tutto sembra irrilevante, anche quando come in questo caso non lo è affatto.
Tutti, compresi i bambini, sapevano che i benefici relativi alla decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato (sic!!), L.190/2014, sarebbero terminati dopo trentasei mesi e che nel 2018 si sarebbe dovuta ripristinare la normale procedura di acquisizione dei versamenti contributivi.
Eppure l’amministrazione afferma nella nota che: “in occasione dell’aggiornamento delle procedure e dei programmi per l’autoliquidazione 2017/2018 non è stato possibile inibire l’applicazione automatica delle riduzioni in oggetto alla rata 2018.”
Ed ora? Niente paura grazie alla riorganizzazione delle sedi ci sono, sulla carta, un sacco di lavoratori in esubero che potranno essere incaricati di sostituirsi alla procedura che non è stato possibile inibire e rimediare alla situazione, che ce vo’???
Anzi visto che gli esuberi, sempre sulla carta, sono veramente tanti, e l’occasione è ghiotta, l’amministrazione prevede, entro la scadenza del 30 giugno 2018, anche il controllo postumo sui requisiti di acceso alle agevolazioni concesse, utilizzando le informazioni del sistema informatico dell’INPS che, come quello INAIL, è ormai a pezzi, nel vero senso della parola dopo i vari e diversi appalti alle società esterne.
Di fatto l’amministrazione sta pretendendo dai lavoratori un ulteriore sforzo in termini produttivi, causati dalla impossibilità di inibizione automatica della riduzione, che avrebbe dovuto essere ben nota da tempo, senza dare rilevo e chiarire come tale nuovo adempimento aggravi ulteriormente, ed in che misura, una situazione di emergenza ordinaria e costante della produzione.

Non riteniamo di doverci prolungare oltre nella disanima dell’accaduto, in quanto si commenta da sé, vogliamo però invitare l’amministrazione a prendere atto che, come diceva Totò ogni limite ha una pazienza, ed il limite tra i lavoratori delle sedi è stato superato solo dal vuoto degli organici, figuratevi la pazienza.

Visti gli strettissimi tempi fissati dalla comunicazione rispetto alla scadenza del 30 giugno 2018 prevista per adempiere a tale nuova attività, invitiamo l’amministrazione a convocare con la massima urgenza un incontro per valutare quali sono le ricadute in termini produttivi ed organizzativi, che si sono determinate nelle sedi del territorio nazionale.

 

USB P.I. INAIL