Mentre l’Inail cerca la rotta, la CTE è già quasi morta, cosa dice il Commissario Straordinario?

Roma -

In assenza di risposte politiche concrete che da tempo tardano ad arrivare finalizzate al rilancio sociale dell’Istituto attraverso un piano assunzionale di grande respiro, le Organizzazioni Sindacali non hanno potuto esimersi dal proclamare lo sciopero generale di tutto il Personale lo scorso 21 aprile al quale hanno aderito la maggioranza dei Lavoratori, compresi quelli della Consulenza Tecnica per L’Edilizia.

A proposito di questa Consulenza, USB aveva inoltrato il 24 febbraio e sollecitato il 16 marzo u.s. specifica richiesta d’incontro per discutere della ricollocazione della CTE in staff al Direttore Generale, considerate le condizioni lavorative di Professionisti e Tecnici, testimoniate dal documento trasmesso il 21 febbraio, condiviso anche dalle Strutture Territoriali.

Ribadiamo che i Lavoratori si sono appellati ai Vertici dell’Istituto per salvare una Consulenza a rischio estinzione a causa dell’emorragia inarrestabile di personale che evidenzia la poca lungimiranza dimostrata da parte dell’Amministrazione in questi anni nei quali avrebbe dovuto e potuto meglio tutelarla pianificando concorsi come fatto in Inps.

Non è stato d’aiuto nemmeno l’affiancamento di professionisti esterni per la cui gestione comunque sono impegnati i Professionisti e Tecnici interni alla CTE. 

Va pure evidenziata l’enorme mole di denaro spesa per l’affidamento di incarichi a detti professionisti esterni (circa 13.000.000 euro netti di compensi già spesi), tanto da chiedersi se una più accurata politica di assunzioni non avrebbe consentito un notevole risparmio di denaro pubblico (si pensi che tutta la CTE costa solo 3.200.000 di euro circa all’anno).

In aggiunta circolano voci del futuro affidamento da parte della DCP di ulteriori somme significative per servizi tecnici, pari a 40.000.000 di euro per scuole ed edifici istituzionali e, udite udite, alla ulteriore esorbitante somma di 250 milioni di euro per servizi tecnici per edilizia sanitaria. Dal che sembra evidente lo “snaturamento” dell’Istituto che, con la esigua forza tecnica rimasta fa fatica a gestire compiutamente il proprio patrimonio immobiliare, mentre è impegnato in progetti faraonici che esulano dalla finalità istituzionale di costituire la cosiddetta “riserva tecnica”, trasformando l’Istituto in stazione appaltante miliardaria per la costruzione di immobili che saranno solo in un lontano futuro (se tutto va bene) fruttiferi di rendita .… mentre sarebbe del tutto logico procedere all’acquisto di immobili finiti e pronti all’uso (magari energeticamente performanti e con sicurezza antisismica). 

Nel merito USB ribadisce anche che l’autonomia professionale, mortificata dall’attuale assetto, è cosa assolutamente necessaria sia per motivi organizzativi, di tutela delle scelte da operare, sia per essere in linea con il dettato contrattuale dei Professionisti che è il medesimo della Dirigenza.

La CTE al pari della CTSS (ex Contarp) e dell’Avvocatura Generale deve tornare ad essere una Struttura Indipendente di consulenza alla Direzione Generale e non un ufficio della Direzione centrale Patrimonio.

In tal senso la terzietà della Consulenza Tecnica per l’Edilizia risulta essere condizione necessaria, soprattutto a garanzia e tutela dell’Istituto nella sua interezza.

Bisogna restituire dignità ed autonomia professionale alla Consulenza, soprattutto al ruolo del Coordinatore Generale!

Non si può fare a meno di riaffermare che l’inizio della “crisi” della CTE sia pienamente coincidente con la sua collocazione in staff con la DC Patrimonio.

In aggiunta alla esternalizzazione di fatto della CTE (centinaia di milioni di euro di prestazioni professionali affidati all’esterno) si riscontra, a conferma della confusione che regna nell’Istituto, la determina n.25 del 12 giugno 2023  del  Direttore Generale con la quale si affida per la durata di un anno al pensionato ex Coordinatore Generale della Consulenza Tecnica per l’Edilizia, ing. Pacchiarotta, “un incarico di consulenza per il completamento di alcune rilevanti attività ascritte alla Direzione centrale Patrimonio e permettere, contestualmente, il trasferimento delle competenze nell’ambito organizzativo della struttura, nonché per la programmazione e l’attuazione degli interventi di ripristino dell’immobile del Centro Protesi di Vigorso di Budrio.”

Tale provvedimento che di fatto fa del soggetto nominato un consulente privato in aggiunta (o al di sopra) del Coordinatore Generale ufficiale, non fa che ulteriormente dequalificare la Consulenza Tecnica.

Parliamo di incarichi di consulenza privata “a titolo gratuito” rispetto ai quali però sarebbe opportuno ricevere il parere del relativo ordine professionale.

Il Codice Deontologico degli Ingegneri Italiani all’articolo 11 comma 5 si esprime così: “L’Ingegnere può fornire prestazioni professionali a titolo gratuito solo in casi particolari, quando sussistano valide motivazioni ideali ed umanitarie.”

Mentre il «Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici.»    all’articolo 8 comma 1: “Le prestazioni d’opera intellettuale non possono essere rese dai professionisti a titolo gratuito, salvo che in casi eccezionali e previa adeguata motivazione. Salvo i predetti casi eccezionali, la pubblica amministrazione garantisce comunque l’applicazione del principio dell’equo compenso.”

La USB PI pertanto si appella al Commissario Straordinario ritenendo necessaria ed urgente una seria riflessione: bisogna ripristinare il rispetto delle regole istituzionali, non ultimo l’avvicendamento dei dirigenti che, secondo questa Organizzazione, è causa primaria della situazione precaria in cui versa l’Ente, c’è bisogno di atti in linea con la trasparenza amministrativa come l’assunzione di criteri oggettivi e chiari su cui basare la “scelta” dei Coordinatori! Risulta che il Direttore Generale abbia “nominato” il nuovo CG, candidato prescelto sulla fiducia, … senza nemmeno aver incontrato i (pochi) partecipanti alla selezione e dunque senza poter comprendere una diversa “vision” sul ruolo della Consulenza, ormai al collasso.

Per le argomentazioni sopra riportate quale atto iniziale di ripristino delle regole si chiede l’immediato annullamento della Determina DG n.25 del 12 giugno 2023 con la quale viene conferito l’incarico all’ ex Coordinatore ing. Gianfranco Pacchiarotta, una presa di responsabilità rispetto al destino della CTE, cui - si auspica - far seguire un immediato piano di assunzioni ed un altrettanto immediata ricollocazione della stessa nello staff del Direttore Generale al pari di tutte le Consulenze.

Ed infine il ripristino di Criteri Certi per concorrere al ruolo di Coordinatore Generale, eliminando la totale discrezionalità nella nominacon investimenti miliardari sarebbe quanto mai opportuno avere una struttura tecnica ed il suo coordinatore completamente indipendenti a garanzia dell’istituto stesso.

Anche a tale riguardo auspichiamo che il Commissario Straordinario convochi un incontro urgente con tutte le Organizzazioni Sindacali.

USB PI INAIL

Roma, 27 luglio 2023