Previdenza integrativa e fondi pensione

dal Seminario tenutosi a Padova il 24 febbraio 06

Padova -

                   inefficace, iniqua, rischiosa e costosa

 E’ questa la valutazione che il Prof. Angelo Marano, docente di Economia internazionale all’Università di Viterbo, ha dato della previdenza integrativa realizzata con i fondi pensione durante il seminario tenutosi il 24 febbraio 2006 all’INAIL di Padova.

 

INEFFICACE

perché non è in grado di assicurare prestazioni adeguate proprio a coloro che ne avranno più bisogno, ovvero i lavoratori precari e a basso reddito che non possono permettersi di pagare i relativi contributi o, se provano a farlo, sono costretti a smettere dopo qualche anno con penali che faranno loro perdere parte del capitale accumulato. In Inghilterra circa un terzo dei sottoscrittori dei fondi, nella maggior parte lavoratori autonomi, smette di versare i contributi entro i primi tre anni perdendo buona parte del capitale.

 

INIQUA

in quanto potranno permettersela, sfruttandone i vantaggi fiscali, i soggetti più ricchi e tutelati. Il sistema fiscale e previdenziale diventa regressivo: i ricchi pagano meno tasse e hanno pensioni più alte (tassate molto favorevolmente); i soggetti più poveri non riescono a beneficiare degli sgravi fiscali quando lavorano e successivamente riceveranno pensioni più basse ed interamente tassate.

 

RISCHIOSA

perché i rendimenti sono soggetti agli andamenti molto variabili dei mercati finanziari e di altri fattori economici. Gli ultimi decenni risultano costellati da tutta una serie di avvenimenti (guerre, crisi politiche, stagnazioni economiche, inflazione, crolli delle borse) a causa dei quali i lavoratori hanno perso i loro risparmi. La profittabilità dei mercati azionari nel lungo periodo non è minimamente provata e pertanto se qualcuno vi propone dei fondi pensione assicurandovi che vi garantiranno degli alti rendimenti... ... scappate a gambe levate!

 

COSTOSA

a livello individuale dobbiamo considerare che nella gestione di un fondo sono coinvolti una molteplicità di soggetti (un Consiglio di Amministrazione, un Presidente e un Direttore, un service amministrativo, un gestore finanziario, una banca depositaria e alla fine un’assicurazione che trasformerà il capitale in una rendita vitalizia). Tutti questi soggetti si fanno pagare: le commissioni annue sono pari all’1-2% del capitale e risultano infinitamente superiori rispetto alle spese amministrative sostenute dagli enti previdenziali pubblici.

A livello sociale dobbiamo poi considerare gli ingenti stanziamenti fatti in questi ultimi anni dal governo per far decollare la previdenza integrativa, le compensazioni accordate alle imprese private per la “perdita “ del TFR (200 milioni di euro solo nel 2006 e 530 milioni nel 2007) e minori entrate da parte dell’erario (attualmente sui 5 miliardi di euro) per gli sgravi fiscali concessi alla previdenza integrativa.

 

INSOMMA C’E’ DI CHE RIFLETTERE !

 

Coordinamento Regionale Veneto RdB PI Inail

                                                                                                               (Gaspar – Frison – Nordio)