DOPO IL CONCORSO A C1

IL DADO NON E' ANCORA TRATTO

Roma -

 

 

Concorso C1: le graduatorie ci sono, adesso serve tutto il resto.

 

Fedele (!) all’impegno preso, l’Amministrazione ha consegnato ieri pomeriggio le graduatorie per il concorso a C1.

 

E’ forse  superfluo ricordare che le graduatorie da sole non sono sufficienti all’inquadramento dei  vincitori,   perché si è in attesa della necessaria autorizzazione della Funzione Pubblica,   che è stata richiesta per 970 posti, in aumento quindi  rispetto ai 735    previsti dal bando di concorso.

        Anche nell’incontro di ieri l’Amministrazione ha rassicurato rispetto alle intenzioni  del Dipartimento, sostenendo che dovrebbe arrivare l’autorizzazione, per tutti i 970 vincitori, entro la prima quindicina di novembre. Questo consentirebbe:

·       l’inquadramento di tutti i vincitori entro la fine dell’anno;

·       lo “svuotamento” dei posti in B2 e di conseguenza l’emanazione del nuovo DPCM per  la stabilizzazione dei CFL, che potrebbe presumibilmente avvenire anche questa entro la fine dell’anno, evitando quindi il ricorso alla proroga, prevista nella bozza di Finanziaria, attualmente in discussione;

·       la stabilizzazione del personale ex LSU, già prevista  da un apposito DPCM;

·       l’inquadramento dei vincitori del concorso da B1 a B2.

 

L’autorizzazione permetterebbe quindi di incastrare le tante tessere di quest’unico puzzle, e risolvere così alcune delle questioni ancora senza risposta. Questioni di non poco conto tra l’altro, visto che parliamo della stabilizzazione del personale precario.

 

 

 

 

 

 

Detto questo va però precisato che, coerentemente con quanto abbiamo sempre sostenuto in questi anni, per noi l’impegno rimane quello di trovare tutti i modi possibili  per svuotare definitivamente l’Area B  a partire dal  massimo scorrimento possibile della graduatoria: continuiamo a sostenere infatti che il concorso è solo una risposta parziale al problema e che è necessario trovare all’interno dell’Ente tutte le soluzioni che non si sono volute trovare in sede di rinnovo contrattuale. Sappiamo perfettamente che quella era la sede più appropriata, quella giusta, e ci siamo adoperati per far emergere tutte le contraddizioni di un ordinamento professionale ormai anacronistico, ma questo non ci deve impedire di cercare soluzioni diverse, come è stato fatto altre volte, per altre situazioni.

Da parte nostra, crediamo sia ormai chiaro,  la volontà c’è tutta: verificheremo quella delle altre OO.SS., magari lontano dalle lusinghe e dalle facili promesse preelettorali di questi giorni.

 

 

Roma, 31 ottobre 2007

 

RdB-CUB INAIL

Coord. Naz. P.I.

Daniela Mencarelli