ABOLIAMO LE POSIZIONI FISSE

Roma -

 

         Con il CCIE 2002-2005  vennero  introdotte nel nostro Istituto le posizioni fisse. All’epoca il nostro dissenso era dovuto al fatto che le stesse costituivano una scorciatoia verso la vicedirigenza.

         Successivamente il CCIE 2006-2009 le ha confermate, senza però introdurre elementi che definissero in modo trasparente i conferimenti, attraverso una procedura che tenesse conto di dati oggettivi e formulasse una graduatoria finale che avrebbe forse legittimato i suddetti conferimenti.  Così non è stato e  tuttora non è. Infatti, nonostante l’interpello formale, da documentare con una serie di informazioni su titoli e carriera, l’elemento fiduciario rimane la condizione determinante prioritaria per la designazione, che non è facile giustificare quando quasi sempre, pur cambiando il dirigente di riferimento (in alcuni casi dopo un brevissimo periodo!!!), il vicario rimane lo stesso. Delle due l’una: o i titoli o la fiducia!!!.

Ma allora di cosa stiamo parlando?

 Parliamo di un vitalizio per pochi predestinati prescelti dalle politiche clientelari presenti nell’Ente, una volta  prerogativa della sola classe dirigente ed oggi, purtroppo, anche del personale delle aree. Tutto ciò oggi non è più tollerabile , non più sopportabile,  sia dal punto di vista morale che economico, perché la spesa relativa alle  corpose indennità che variano da 943 a 1550 euro mensili lorde pro capite a seconda del tipo di incarico conferito, è sostenuta dal Fondo di tutti i lavoratori, sempre più impoveriti dai tagli imposti dalle norme succedutesi vertiginosamente negli ultimi anni  e particolarmente da quando è iniziato l’attacco spietato ai Lavoratori pubblici. La recente legge n.135 del 2012, più conosciuta come spending rewiew,  ha imposto tra le altre restrizioni,   la cancellazione della legge sulla vicedirigenza. Infatti l’art.5 co. 13 ha disposto l’abrogazione dell’art.17 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165, istitutivo della stessa. Ne consegue che  le posizioni vicarie all’interno dell’INAIL sono illegittime perché conferite in assenza di una norma di riferimento.

Inoltre molti conferimenti sono imbarazzanti, alcuni in maniera particolare  come quelli adottati  al CIV dove è stata fatta un’operazione clientelare senza precedenti per il personale non dirigente: forse  non  tutti ricordano che sono state conferite sei posizioni fisse per responsabili di strutture di tipo B con  indennità mensili pro capite di 1550 euro al mese, - in alcuni casi con un solo funzionario assegnato!!!! - , e in nome dell’autonomia degli organi, senza  neanche la farsa dell’interpello. E, probabilmente, non è noto a tutti che presso l’Avvocatura la posizione fissa è andata ad una risorsa in distacco presso altro Ente, fatta rientrare ad hoc (alla faccia dell’elemento fiduciario!!!)

Ed è proprio in nome di questa famigerata “autonomia” che nei prossimi giorni si prevede un conferimento, altrettanto “imbarazzante”, con decorrenza dal primo dicembre p.v., anche se in via provvisoria, a causa della cessazione dal servizio dell’attuale titolare di posizione nella segreteria del Magistrato della Corte dei Conti presso l’INAIL (e pensare che qualcuno auspicava un intervento da parte dello stesso in merito a queste ed altre problematiche del personale all’interno dell’ENTE ! ).  

Il “fortunato prescelto” sarebbe una risorsa in posizione economica C3, da poco titolare di posizione organizzativa di primo livello (anche questo  discutibile) che assumerebbe la responsabilità della segreteria in barba a tutti i requisiti  od indicatori previsti dal CCIE 2006-2009.

 

La misura è davvero colma.

La gestione del danaro pubblico deve essere trasparente!!!  

Ogni conferimento è un ‘ulteriore umiliazione per tutti quei lavoratori che faticano ad arrivare a fine mese.

Per questo ribadiamo a gran voce la richiesta  di abolire  le posizioni fisse per ristabilire il ritorno alla legalità che aiuterebbe a mitigare il clima sempre più pesante che si respira all’Istituto da alcuni anni a questa parte anche a causa della stridente disparità di trattamento messa in atto dall’Amministrazione nei confronti dei lavoratori.

        

Roma, 31 ottobre 2012

 

                                                                            Coordinamento Nazionale

USB INAIL