DALLA REGIONE VENETO: COMUNICATO SULL'ORGANICO

Padova -

                                           

 

 

 

ALL’INAIL SIAMO IN TANTI

ANZI….IN TROPPI

 

 

 

Beh, così pare secondo le disposizioni dell’ultima Legge finanziaria (vi risparmiamo la citazione di tutti i passaggi legislativi) e di quelle riguardanti il primo ciclo della cosiddetta spending review che prevede per l’INAIL un taglio stimato in circa 1500 unità o posti di lavoro che dir si voglia.

 

Ma questo cosa comporterà per il nostro Istituto?

Per prima cosa all’INAIL qualcuno di noi si troverà in esubero! E dopo due anni di mobilità, se non c’è un ricollocamento, si arriverà al licenziamento.

 

A parte questo, c’è un secondo aspetto da considerare: se l’organico sarà fissato a circa 8.000 unità, prima o poi la “forza” (ossia il personale in servizio) arriverà a questo numero.

Ma con 8.000 dipendenti l’INAIL riuscirà a garantire all’utenza la stessa qualità di servizi? La nostra risposta è:  NO!

 

L’Amministrazione sta cercando di varare un piano, con tanto di crono-programma, che punta alla digitalizzazione globale dei servizi. Non è detto, però, che tutti questi programmi informatici funzioneranno adeguatamente.

All’INPS il tentativo di passaggio all’esclusività della modalità telematica per la presentazione delle varie istanze poste dall’utenza non ha avuto grande successo tant’è che si è dovuto ampliare l’apertura degli sportelli al pubblico.

Ma anche se tali programmi funzionassero egregiamente, risolverebbero solo in parte al problema di una carenza ormai evidente di organico in quanto siamo arrivati a raschiare il fondo del barile.

 

 

 

 

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Dunque il personale in un prossimo futuro diventerà il capro espiatorio di un’utenza sempre più arrabbiata in quanto questa non potrà più ricevere quella qualità nei servizi che finora l’INAIL è riuscito, in qualche modo, a garantire.

Insomma è tempo di rendersi conto dei piani di questo e dei precedenti governi per distruggere, in un’ottica di iperliberismo, la Pubblica Amministrazione. Avessero almeno il coraggio di confessare ai cittadini:” guardate vogliamo ridurre drasticamente tutti i servizi pubblici”. E Invece no, furbescamente, anzi in maniera fraudolenta, parlano di “esuberi” nella Pubblica Amministrazione.

Ciò per far intendere che i dipendenti pubblici in Italia sarebbero troppi quando in realtà siamo meno che in altri paesi europei. In Italia gli addetti degli Istituti previdenziali sono circa la metà degli omologhi Istituti tedeschi e meno di un terzo di quelli francesi (Fonte Sole 24 ore del 17.10.2012).

All’INAIL poi siamo così in tanti che… ogni giorno leggiamo notizie di chiusure o declassamenti delle Sedi/Strutture territoriali.

 

A questo punto invitiamo i vertici dell’INAIL a una prova di onestà nei confronti del personale ma anche dell’utenza, riconoscendo questo fondamentale problema. Pertanto, chiediamo loro che, a partire dal 2013, sia modificata la carta dei servizi, con l’ allungamento di tutti i tempi per l’erogazione delle prestazioni e siano rivisti tutti gli obiettivi di produzione compresi quelli del sistema premiante.

                                                                                                   

Ai colleghi rivolgiamo l’invito alla mobilitazione in difesa della Pubblica Amministrazione perché senza una nuova stagione di lotte tutte le conquiste ottenute dai lavoratori negli ultimi 50 anni andranno perse!

Non è il momento della rassegnazione o di lasciar fare ad altri! E’ l’ora di agire!

 

 

                                                                      

                                                             USB P.I. INAIL

                                                             Coordinamento regionale veneto

                                                      G. Frison – E. Nordio