ASSEMBLEA REGIONALE RSU P.I. ALL'INAIL

Roma -

P.I .: 30 MARZO, UNO SCIOPERO IRRINUNCIABILE
Dall’attivo dei delegati RdB-CUB dei settori pubblici ed eletti RSU del Lazio la consapevolezza della necessità della imminente mobilitazione

Dai numerosi delegati RdB-CUB dei settori pubblici ed eletti RSU del Lazio riuniti questa mattina all’auditorium dell’INAIL è emersa nettamente la consapevolezza di come lo sciopero generale del Pubblico Impiego, proclamato per il prossimo 30 marzo, sia un appuntamento determinante ed irrinunciabile.
"Siamo di fronte ad una strategia complessiva di destrutturazione della Pubblica Amministrazione da cui sarà difficile tornare indietro" ha introdotto Nazareno Festuccia, della Direzione Nazionale RdB-CUB PI. "Attraverso un processo di privatizzazione/aziendalizzazione della p.a. si intende costruire un modello sociale diverso, non più solidaristico, non più indirizzato al cittadino-lavoratore ma al consumatore, dove i diritti saranno determinati dalla capacità di spesa del singolo. Ma per noi il cittadino non è una merce: da sempre lo pratichiamo ed ora più che mai intendiamo ribadire un rapporto organico e strutturato fra utenti e lavoratori, anche attraverso gli Sportelli per l’utenza che si stanno attivando presso le nostre Federazioni", ha concluso Festuccia.
A questo proposito Roberto Betti, RSU presso il Comune di Roma, ha ricordato la recente esperienza che ha visto le RdB a fianco della protesta dei genitori dei comitati di gestione degli asili nido, iniziativa che ha messo fortemente in discussione la gestione del servizio asili nella capitale.
Dai molti interventi succedutisi, è emerso come i disagi già presenti nelle diverse categorie - dove riduzione degli organici e aumento dei carichi di lavoro rendono pesanti le condizioni di lavoro e conseguentemente difficile rapporto con l’utenza - potranno soltanto divenire insostenibili con la prevista cancellazione di decine di migliaia di posti di lavoro.
Anche sul fronte delle relazioni sindacali, il "memorandum"è stato indicato come un vero e proprio "colpo di stato", che determinerà il passaggio da un ruolo sindacale concertativo ad uno di "partnership", finalizzato a far digerire ai lavoratori scelte prese altrove mentre ci si incarica di gestirne il patrimonio come promotori finanziari.
"Noi non dimentichiamo come le lotte dei lavoratori abbiano costruito la storia di questo paese, e la storia delle RdB è erede di queste lotte. Oggi mi alzo e sciopero non sarà solo uno slogan dello sciopero del 30: usciremo fuori dai luoghi di lavoro, dipendenti stabili e precari, e manifesteremo in piazza dimostrando che in Italia c’è ancora un opposizione sociale" ha concluso Tonino Adornato della Direzione Nazionale RdB-CUB P.I..