BRUNETTA E' TRA DI NOI!

Roma -

 

          Si è svolto martedì l’incontro per la sottoscrizione del verbale definitivo sulla ripartizione dei fondi 2010. Il verbale era lo stesso già discusso e non siglato dalla USB il 25 ottobre del 2010, tornato al tavolo dopo le osservazioni fatte dai Ministeri vigilanti che, come ormai è noto, avevano contestato che le indennità fisse non potevano essere corrisposte senza riferimento alla valutazione. Come già scritto nei precedenti comunicati, anche a seguito del dissenso espresso dai lavoratori con le tante mozioni arrivate da tutta Italia, l’Amministrazione ha concordato con la Funzione Pubblica di rinviare l’applicazione a quando saranno reperite le famose risorse aggiuntive, che renderanno applicabili le fasce previste dal decreto, sia da un punto di vista normativo che da quello economico. Di questo, ovviamente, non c’è traccia nel verbale.

            E’ evidente che la USB, non essendo cambiato l’impianto complessivo già contestato nel 2010, ha ribadito i motivi  della sua mancata sottoscrizione, evidenziati nella nota a verbale di cui vi riportiamo il testo: “La scrivente O.S., pur riconoscendo l’impegno dell’Amministrazione nel mitigare l’impatto negativo della riduzione dei fondi per il personale delle Aree, non sottoscrive l’accordo in quanto il reale recupero economico sana in maniera minimale la perdita verificatasi nel 2009; inoltre, non è stata soddisfatta la richiesta formulata dalla scrivente di trovare una soluzione economica per i colleghi che non potranno usufruire dei passaggi. La RdB-USB ribadisce che sarebbe stato necessario un maggiore impegno dell’Amministrazione nella ricerca della suddetta soluzione considerato che i fondi del salario accessorio appartengono a tutti i lavoratori.

            Si rileva, inoltre, che, per quanto non evidenziato nel verbale, il documento di lavoro è permeato di richiami al d.lgs. 150 e per questa O.S. tali richiami non costituiscono un problema formale ma sostanziale.”

         Alla luce dei  rilievi fatti dalla Funzione Pubblica, quest’ultima frase è la prova che, per quanto si tenti di nascondere tra le righe, la filosofia brunettiana della meritocrazia, è interamente contenuta nell’accordo.

           In merito ai toni trionfalistici della CISL che sostiene di aver “sottoscritto un CIE 2010 più ricco di quello del 2009”, le chiacchiere stanno a zero. A noi non piace essere “i soliti profeti di sventure”, ma il  confronto  tra CUD 2011 e CUD 2010  parla chiaro ed evidenzia una perdita reale ad invarianza di status,  che i lavoratori possono facilmente verificare . Tra l’altro nel CUD 2011 (relativo ai redditi di 2010) è incluso l’importo relativo al secondo acconto dell’incentivo 2010 che solitamente viene erogato ad aprile dell’anno successivo e che sottratto dal totale dell’imponibile evidenzia una perdita ancora più netta.     Non ci interessano le alchimie contabili: ci interessa quello che realmente è entrato o non è entrato nelle nostre tasche. Ed è entrato di meno, anche molto di meno.

           Il secondo punto all’ordine del giorno era, come tutti sapete, il sistema premiante 2011.

          Su questo argomento nessun sindacato si è sentito di sottoscrivere l’accordo (anche se c’era già chi aveva la penna pronta!): la reazione dei lavoratori agli attacchi alle indennità fisse dimostra che il clima è cambiato e che tra il personale Inail c’è molta più consapevolezza e voglia di protagonismo. La firma dell’accordo così a ridosso della mobilitazione dei lavoratori avrebbe sicuramente creato dei problemi e si è preferito “tergiversare”, adducendo motivazioni che  suonano come scuse ad orecchi attenti. Una cosa è certa: se gli emendamenti al testo richiesti dall’Amministrazione servono solo ad edulcorare la pillola, modificando qualche virgola ma non stravolgendo l’impianto complessivo, ognuno si assumerà la responsabilità di quello che firma. Perché deve essere chiaro a tutti: con l’accordo sul sistema premiante 2011 si introduce concretamente la legge Brunetta nel nostro Ente, anche se ogni riferimento  diretto alla legge dovesse scomparire dal testo  per indurre la CGIL a firmare.

           Si introduce concretamente la meritocrazia a fasce, già sperimentata con gli accordi precedenti, con tutte le conseguenze che questo comporta. Lo sa bene anche chi sostiene che “non darà mai al ministro Brunetta la gioia  di veder realizzata neanche in parte la sua legge” (cfr. volantino UIL 11 ottobre 2011: CIE 2010 FIRMA DEFINITIVA).

           La nostra posizione sul sistema premiante 2011 la conoscete  ed è  stata espressa anche al tavolo della trattativa.

          Un consiglio ai lavoratori: non abbassate la guardia!

 

Roma, 13 ottobre 2011

USB – P.I.

                    Coord. Naz. INAIL