LETTERA APERTA AL DIRETTORE GENERALE

Roma -

 

 

    Egregio Direttore,

sono passati ormai due mesi dal 22 febbraio 2010, data in cui l’Amministrazione ha  preso l’impegno, attraverso la sottoscrizione di un documento,  di  relazionare alle OO.SS., entro 60 giorni, circa la possibilità di recupero delle somme decurtate dal fondo 2009. Il tempo è ormai trascorso ed ancora non abbiamo notizia rispetto ai risultati di ogni “utile e necessaria iniziativa”, come è stata da voi definita,  per ottenere  il recupero di tali somme, sottratte ai lavoratori in attuazione delle disposizioni contenute nella legge 133/2008.

    Nel frattempo i lavoratori del nostro Ente hanno toccato con mano, con la cedola  del mese di aprile, che  il saldo dell’incentivo è stato  decurtato di una somma considerevole, pari a circa il 30% in meno rispetto all’anno precedente e che corrisponde, come  viene ben evidenziato nella lettera del 15 aprile 2010 della DCRU, indirizzata a tutte le OO.SS. nazionali, a circa 1.000 Euro per il personale delle aree. Tutto questo mentre vengono fatte  artatamente girare voci sindacali che parlano di “acconto del saldo”, “emolumento”, “pre-saldo” o altre amenità di questo genere, nella speranza di creare confusione tra i lavoratori.

    Inutile sottolineare il fortissimo malessere, per usare un eufemismo,  che serpeggia tra il  personale, che,  ancora “scottato” dalla perdita di  1.000 euro  relativi al fondo 2004, se ne vede sottrarre altri 1.000; malessere sicuramente  amplificato dal confronto con la perdita subita dalla dirigenza e dal silenzio seguito al vostro impegno.  

    Riteniamo che i lavoratori abbiano diritto ad avere delle risposte certe  e pertanto  chiediamo di essere  informati tempestivamente dei risultati delle  iniziative adottate, anche al fine di valutare eventuali azioni  da intraprendere per salvaguardare il salario dei lavoratori dell’Istituto.

    Siamo certi che, vista la gravità della situazione, verrà dato immediato riscontro alla nostra richiesta e che codesta  Amministrazione non vorrà ripercorrere modalità dilatorie già adottate in passato, nella speranza che il tempo faccia dimenticare.

 

Roma, 22 aprile 2010                                                          RdB Inail

                                                                        Coordinamento Nazionale

 

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