dalla Direzione Generale: giochi di prestigio al CIV

Roma -

 

COME IN UN GIOCO DI PRESTIGIO:

SPARISCE UN DIRIGENTE GENERALE  E COMPAIONO 6 RESPONSABILI

 

     Con la delibera n° 78 del 2008 avente per oggetto la Dotazione  organica dell’Istituto  ed il Progetto di Modello Organizzativo 2009/2011, la struttura Tecnico- Amministrativa del CIV veniva declassata, privata quindi della figura di Dirigente Generale. Le decisioni prese dall’Amministrazione su questo particolare aspetto sono state ripetutamente oggetto di contestazione  da parte di un’organizzazione sindacale che, mentre il taglio degli organici previsto da Brunetta si abbatteva come una mannaia su tutto il personale, riteneva inaccettabile questo grave affronto fatto al nuovo CIV! Una questione di principio, è stata definita, che lasciava tuttavia intendere che non si voleva rinunciare alla possibilità di una nuova nomina targata sindacalmente.  Ma visto che, come si dice, le vie del Signore sono infinite… il CIV con delibera n°10 ridefinisce l’assetto organizzativo e funzionale della sua struttura, raddoppiando gli uffici da 3 a 6 e mantenendo inalterato il numero dei 26 dipendenti previsti. Il Commissario recepisce il volere dell’Organo di Controllo e Vigilanza e con la delibera 119/2009 modifica quanto precedentemente deliberato, prevedendo che il Dirigente, declassato al rango di seconda fascia, Responsabile della Struttura, sia sovraordinato ai Responsabili di ben 6 Uffici affidati a personale non dirigente in posizione apicale. Si, 6 uffici per 26 unità!

     Ma che bravi! Che furbata, e che conseguente miserabile spartizione: due a te, due a me e due a quell’altro! Non proprio 6 al posto di 1, ma… tanto per non rimanere completamente a mani vuote!

Ma come si può proporre una cosa del genere nel pieno di una bufera che si sta abbattendo sulla pubblica amministrazione e che spazza via salario e posti di lavoro? Come può il Presidente del CIV prestarsi ad un’operazione di così basso profilo senza considerare gli effetti che tali decisioni produrranno sulla stragrande maggioranza del personale che mentre vede davanti a sé l’incertezza del proprio futuro lavorativo, in termini di salario, di possibilità di avanzamenti di carriera, di garanzie per il posto di lavoro, guarda con incredulità quei pochi predestinati che, non certo in nome di esigenze funzionali dell’Istituto, riusciranno ad affrontare la crisi economica con più spensieratezza. E certo, perché un incremento mensile di oltre 1000 Euro al mese equivale a più di 10 volte l’aumento contrattuale 2008/2009!

     Del resto, obietterà qualcuno, a tutto questo siamo tristemente abituati. Basti pensare che tra  i componenti della RSU A della Direzione Generale figurano ben tre titolari di posizioni vicarie e quindi, necessariamente rappresentanti dell’espressione e del volere dell’Amministrazione. Come è possibile conciliare i due ruoli? A chi rispondere prima, all’Amministrazione che ti ha nominato o al personale che ti ha eletto?  

     Chiediamo, ai Sindacati,  che l’attribuzione delle posizioni fisse sia effettuata attraverso una giusta selezione e non sulla base di un criterio sfacciatamente clientelare e soprattutto  che venga messo un freno all’attuale politica che tende a differenziare i salari,  a favore di un riequilibrio delle retribuzioni.

 

Roma,24.06.09                       Delegato D.G.RdBCUB INAIL

                                               Antonio Amabile