regione Lazio: Assistenti sociali - lettera all'amministrazione

Roma -

AL DIRETTORE GENERALE

 

AL DIRETTORE REGIONALE

PER IL LAZIO

 

ALLA D.C.P.O.C.

 

AL CPO

 

OGGETTO: Assistenti Sociali – Regione Lazio.

 

         

 La scrivente O.S. vuole rappresentare la situazione di disagio lavorativo che le Assistenti Sociali incardinate nelle Sedi del Lazio vivono ormai da molti anni. A fronte di una previsione nel fabbisogno di 14 risorse (9 C4 e 5 C3) sono effettivamente in forza soltanto 5 Assistenti Sociali che devono, pertanto,  sopperire alle carenze di ben nove unità recandosi nelle Sedi che sono sprovviste di tale figura professionale ed avendo quindi in carico 3 o 4 Sedi ciascuna.

Sottolineando il  ruolo di particolare rilevanza  che il personale Socio-educativo ricopre nella presa in carico degli assistiti del nostro Ente, con particolare riguardo al processo di reinserimento sociale e lavorativo degli infortunati, la scrivente evidenzia l’impossibilità di provvedere al carico di lavoro di una Sede con una presenza di circa una volta a settimana.

 Le lavoratrici  lamentano, infatti, oltre al notevole stress psico-fisico cui sono sottoposte, di non poter svolgere la loro attività correttamente, vista la esiguità del tempo che possono dedicare ad ogni infortunato e l’inevitabile impossibilità di effettuare le visite domiciliari come invece sarebbe richiesto. Si rappresenta, inoltre, che l’Amministrazione in questo caso richiede a tale personale un impegno che va oltre quello richiesto normalmente ai lavoratori dell’Ente e che comporta disagi alla vita sociale e familiare oltre ad un aggravio economico. Infatti, le Sedi di cui si devono far carico sono notevolmente distanti l’una dall’altra e, ricordiamo che, fatta eccezione per il personale di vigilanza, non è più prevista  alcuna indennità di missione.

          Si richiede a codesta Amministrazione, nel più breve tempo possibile, un intervento che possa essere risolutivo della problematica sopra esposta, considerato che il previsto concorso di prossima emanazione richiederà sicuramente tempi molto lunghi e, in ogni caso, non risolverà complessivamente la situazione di carenza di tale figura professionale, presente in diverse regioni d’Italia, vista l’esiguità dei posti messi a concorso.

 

 Roma, 22 giugno 2009

RdB-CUB P.I.

                                                         Coord. Naz. Inail